Asp di Enna, ok dei sindacati a contratto integrativo: aumenti per 700 dipendenti

Approvato al contratto integrativo aziendale 2016/2018 all’Asp di Enna. I sindacati Cisl Fp, Fials Confsal, Fsi, Nursind e Cgil e la maggioranza delle Rsu aziendali esprimono soddisfazione per la firma del contratto che garantirebbe, in caso di via libera definitivo, riconoscimenti di vario tipo ai 700 dipendenti dell’Asp. L’ultimo accordo risaliva al 2013, adesso dopo la firma del contratto nazionale ogni azienda ha avviato le trattative per garantire le varie progressioni orizzontali, organizzative e i coordinamenti. In media, con una stima sommaria, ogni dipendente avrà un aumento di circa un’ottantina di euro netti in busta paga ogni mese. Tra i criteri in base ai quali varia l’aumento ci sono la fascia di appartenenza e l’anzianità di servizio.
“Tale strumento – dicono Gianluca Vancheri della Cisl Fp, Salvatore Mancuso Prizzitano della Fiasl Confas, Liborio Fiammetta della Fsi, Milko Pavone del Nursind e Mimmo La Spina della Fp Cgil – fortemente voluto dalle scriventi sigle, consentirebbe, finalmente, dopo anni di attesa di erogare gli strumenti contrattuali che consentano la valorizzazione economica e professionale di molti lavoratori che da anni sono chiamati a subire continui sacrifici e privazioni. L’ostinazione di noi sindacati, senza proclami o minacce alla luna, la corretta mediazione del commissario dell’Asp Salina, assieme al suo management, hanno determinato che si potesse vantare di essere tra i primi in Italia ad avere tale piattaforma contrattuale decentrata, nonostante i troppi cavilli, sorprese e rinvii, sui quali ci riserviamo di approfondire eventuali responsabilità, consentendo di avere un risultato concreto in favore di tutti i lavoratori in diritto dell’Asp di Enna. Tale fatto porta a risultati certi e stabili anche ai fini pensionistici in termini economici e di valorizzazione professionale, attesi da anni da tutti i lavoratori”.
Ormai mancano solo gli ultimi passaggi. I sindacati ricordano che “domenica dovrebbero uscire le delibere e i bandi per le progressioni economiche orizzontali e col meccanismo di riconoscimento giuridico degli anni pregressi 2016 e 2017 col riconoscimento economico 2018 e scorrimento della graduatoria nel 2019 si dovrebbe evitare che siamo sempre gli stessi soggetti, sebbene titolati, a ottenere tale beneficio a scapito di chi invece da anni attende mestamente che gli venga riconosciuto, cosi come dovrebbe uscire la delibera per le indennità di funzione, come le ex posizioni organizzative e coordinamenti. Sono istituti contrattuali ritenuti doverosi non più derogabili e urgenti nel rispetto non solo delle morme di riferimento ma anche della dignità, sacrificio e professionalità di ogni singolo lavoratore dell’Asp di Enna, chiamato purtroppo a subire da diversi anni continui tagli economici, incertezze e lunghe attese di progressione di carriera. Proclameremo un’assemblea congiunta al fine di informare tutti i lavoratori dei contenuti del nuovo strumento di lavoro che regolerà la loro attività lavorativa e la conseguente erogazione dei benefici economici che, qualora portati a compimento, contribuiranno alla migliore erogazione dei servizi assistenziali a beneficio dell’utenza dell’Asp di Enna. Su una cosa siamo certi preferiamo i fatti, sebbene a volte possano apparire modesti, a inutili e vacui continui proclami”.

Questa la dichiarazione dei rappresentanti della UIL FPL, Giuseppe Adano e Gaetano Faraci:
“Doppia soddisfazione per la presa d’atto inerente il Contratto Decentrato Integrativo Aziendale presso l’Asp di Enna. Doppia perchè abbiamo raggiunto due obiettivi: il primo, quello più importante, che ci consente di dare ai dipendenti uno strumento dal quale possono soddisfare bisogni di natura economica e professionale, il secondo perchè lo strumento approvato è la piattaforma della UIL.
Ci fa piacere che le altre Organizzazioni Sindacali, anche quelle che non hanno titolo a poter sottoscrivere strumenti contrattuali, perchè al momento non rappresentativi sul piano nazionale, si sono identificati con la nostra proposta e ci fa piacere leggere anche che chi si ostinava, fino alla precedente riunione, chiedendo, se non erriamo, la rivisitazione dei verbali di delegazione, ha apprezzato la nostra piattaforma, pertanto, ci viene da pensare che, contrariamente a quanto affermato in un precedente comunicato da altre Organizzazioni Sindacali, i nostri non erano “SOLO PROCLAMI o MINACCE ALLA LUNA”.
Il nuovo Contratto Integrativo soddisfa tutti gli istituti contrattuali, istituti che abbiamo difeso con caparbietà ed abnegazione con un’azione sindacale costante nella quotidianità.
I dipendenti hanno la necessità di vedere soddisfatti i propri bisogni perchè contribuiscono in maniera significativa alla erogazione di un servizio pubblico quale quello sanitario che nella nostra Provincia rappresenta la più grande fonte di reddito.
Il nuoco contratto deve portare nuove motivazioni al personale dipendente anche sul piano professionale nonchè processi di riqualificazione che saranno accompagnati dalla nuova dotazione organica appena approvata dal management aziendale.
Questo strumento premia il merito e culturalmente rappresenta un grosso passo in avanti perchè il tempo della erogazione a pioggia delle risorse del salario accessorio è oramai tramontato.
Ci si auspica che la sottoscrizione del Contratto Integrativo possa placare un pò gli animi alquanto surriscaldati nell’ultimo periodo e che il confronto sindacale si basi su una dialettica che va assolutamente regimentata e che la stessa si basi su fatti squisitamente tecnici e politici.
Chiusa la parentesi del Contratto Integrativo la nostra azione si impernierà sull’organizzazione del lavoro ed una attenzione particolare sarà indirizzata verso alcuni ordini di servizio nonché su alcune delibere riguardanti assunzioni di figure professionali che con i LEA sembrerebbero non aver nulla a che fare”.