“Mi preme rilevare –precisa Filippo Miroddi – che il Bilancio di Previsione 2018 era stato approvato dalla Giunta già in data 24aprile, corredato di tutti i pareri di legittimità, ivi compreso quello indispensabile del Collegio dei Revisori dei Conti. Ebbene, cosa ha partorito la mente dei nuovi amministratori? Revocare la deliberazione adottata dalla precedente Giunta di approvazione del Bilancio 2018, incartando nei fatti, l’attuale medesima Giunta Comunale.
Se lo squilibrio fosse veramente esistito, cosa si sarebbe dovuto fare? Presentare una segnalazione obbligatoria sullo squilibrio finanziario al Consiglio Comunale, come previsto dal T.U.E.L. e bloccare tutte le spese per feste, missioni e quant’altro.
Per non ingessare l’azione amministrativa, sarebbe bastato che il nuovo Consiglio Comunale approvasse in aula il Bilancio di Previsione per l’anno 2018, effettuando, successivamente, una semplice variazione di Bilancio.
Invece, si stanno generando debiti fuori bilancio a dismisura, con a cascata, tutte le conseguenze del caso: ritardato o mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali, riduzione delle ore per il personale ex contrattista, drastica riduzione o addirittura soppressione di servizi fondamentali (assistenza agli anziani, sostegno per gli indigenti, etc.) ed una totale incertezza per la vita del paese e dei suoi cittadini. Ed a questo punto, come qualcuno tempo addietro simpaticamente diceva, “la domanda sorge spontanea”: un Comune in probabile ed imminente dissesto economico-finanziario, dovrebbe pensare a risanare i conti, garantendo i servizi essenziali ai cittadini, oppure sperperare somme di denaro, oppure realizzare feste, sagre e quant’altro, ovviamente a carico di tutti noi cittadini?”.