Cerami. Se mi vuoi bene… leggimi un libro

Cerami. Lo statista, a differenza del politico che si ferma alle prossime elezioni, guarda alle prossime generazioni. Quanto è difficile anche solo provare ad essere statista, soprattutto nel nostro entroterra Siciliano dove la società contemporanea ha sguainato tutto il suo arsenale bellico per distruggerci a furia di tagli di servizi e emigrazione giovanile. Sembra quasi che non possa esistere qui lo statista non tanto per lo spirito del singolo che vuole provare ad esserlo, ma per il fatto che a breve non ci saranno più le generazioni a cui pensare! Eppure bisogna provare a sperare. Sperare in un cambiamento. Non abbattersi e un domani risvegliarsi in una società più a misura di uomo e meno frenetica. Una società in cui il valore della famiglia e delle proprie radici sia qualcosa di veramente importante. Sembra utopia, ma almeno quella ci sia concessa!
A Cerami, forse perché sono testardi e quindi non intendono demordere a questa debacle a cui tutti i piccoli sembrano condannati, ancora si continua a sperare. E lavorare per le piccole nuove generazioni. Magari con semplici gesti. Umili, ma al contempo grandi, perché le piante per crescere hanno bisogno della semplicità dell’acqua fresca e non di chissà quale miscuglio pieno di veleni per pomparle a mille e poi ritrovarcele vuote e insapori dentro. E tramite un piccolo gesto, avvenuto il 22 Novembre, a Cerami i bambini sono entrati a contatto con la cultura. Il Comune ha infatti aderito al progetto “Andiamo DRITTI alle storie” attraverso il quale si lancia l’importante messaggio del bambino messo finalmente al centro dell’attenzione, protetto non soltanto a livello fisico, ma anche culturale. Perché i bambini hanno bisogno di sognare e non di essere svuotati da quegli inutili marchingegni delle televisioni e degli smartphone. I bambini hanno bisogno di sognare di essere principi azzurri, principesse. Hanno bisogno di volare nel blu dipinto di blu, tuffarsi e navigare Ventimila leghe sotto i mari, poi riemergere e incontrare nani, giganti, fate, elfi, Biancaneve e i sette nani. Hanno bisogno della semplicità di un racconto come Cappuccetto rosso dove imparano anche profondi insegnamenti che si porteranno dentro per tutta la vita. Quegli insegnamenti, ormai sempre più freddi e rari, del rispetto, condivisione, fratellanza, pace. E forse così potremmo sperare in un mondo migliore. E quindi così i piccoli gesti di un comune, quello di Cerami, che presso la propria biblioteca comunale, in collaborazione con la Scuola Materna “Papa Giovanni XXIII”, attraverso questa manifestazione dal titolo “Se mi vuoi bene… leggimi un libro”, potranno contribuire a dire “e vissero per sempre felici e contenti” per la nostra società.

Alain Calò