Entra nel vivo il processo per stalking che vede il comune di Troina parte civile

E’ entrato nel vivo il processo per stalking che si svolge avanti il giudice mono-cratico del Tribunale di Enna, Dott. Francesco Paolo Pitarresi. L’imputato I.F. è chiamato a rispondere di atti persecutori ai danni della moglie separata M.F. per averla pedinata, sia con un investigatore privato, sia mediante l’utilizzo di un’applicazione di geolocalizzazione, abusivamente installato sul telefono della medesima; nonché per averla molestata con continue telefonate, numerosi messaggi e minacciata, ingenerando nella vittima uno stato di ansia e di paura, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita, dal 2014 sino ad oggi.
Come si ricorderà, con una decisione innovativa, senza precedenti, il Tribunale ennese – accogliendo la richiesta dell’avvocato Salvatore Timpanaro – ha ammesso, per la prima volta in Italia, in un processo per stalking, la costituzione di parte civile di un comune: il Comune di Troina, ove è residente la donna vittima del reato.
All’udienza fiume del 5 dicembre scorso – durata ben otto ore e nel corso della quale la donna vittima del reato è stata sottoposta ad un lunghissimo interrogatorio – è intervenuto personalmente il Sindaco di Troina indossando la fascia tricolore, così significando la piena solidarietà della comunità troinese alla vittima dell’odioso reato.
Il Sindaco e la sua giunta hanno, infatti, fortemente voluto la costituzione di parte civile che è stata ammessa dal Tribunale sul presupposto che lo Statuto del Comune – modificato nel 2014 proprio per volere del Sindaco – ha introdotto tra i suoi principi fondamentali “l’obiettivo delle pari opportunità tra uomini e donne secondo il principio dell’uguaglianza nella diversità”.
Il Sindaco Sebastiano Fabio Venezia a capo dell’Amministrazione Comunale, ha inteso sottolineare, con la sua presenza in aula, che la costituzione di parte civile nel processo è un atto politico di grande valore simbolico; atto che vuole testimoniare la condanna ferma di ogni forma di violenza perpetrata sulle donne e la solidarietà della cittadinanza alle vittime di violenza di genere.
L’imputato è difeso dall’avvocato Antonio Impellizzeri.
All’udienza – aggiornata al 19 dicembre per sentire i testi del pubblico ministero – è stata pure presente la Presidente Calogera Grasso dell’Associazione onluss “Donneinsieme”-“Sandra Crescimanno”, costituita parte civile e difesa dall’Avv. Lucia Mirabella del foro di Enna, partner dello Studio Timpanaro.
Ancora una volta lo studio legale “Timpanaro & Partners” di Nicosia – esperto in diritto di famiglia e diritto penale della famiglia – porta all’attenzione dei giudici una originalissima fattispecie, mai affrontata prima dalla giurisprudenza, così come a suo tempo il diritto di visita on line sul web da parte del genitore separato o l’affidamento di minori a madre omosex.