Dopo il successo della prima manifestazione (2000 presenze), il comitato ha redatto e presentato alla sovrintendenza un fascicolo per vincolare c.da Muglia. La Vallata di Muglia è oggi uno dei pochi ambienti rimasti integri e incontaminati della Sicilia. Il fenomeno dello spopolamento delle campagne avvenuto nel dopoguerra ha di fatto congelato il paesaggio, infatti, non esistono costruzioni recenti e tutte le abitazioni sono, di fatto, testimonianze importanti della civiltà contadina siciliana. Le strutture in pietra oltre ad essere testimoni della storia del mondo agreste siciliano sorgono su straordinarie colline argillose rimandando visivamente ad ambienti già noti e tutelati come le Crete Senesi o la Val D’Orcia, un’armoniosa sintesi tra natura incontaminata e presenza umana. Le abitazioni inoltre sono circondate da importanti coltivazioni di cereali, alberi da frutto e ulivi, ancora oggi attive e floride. Per la sua estrema fragilità e soprattutto per la sua caratteristica che ne costituisce un Unicum in Sicilia. Nel territorio di Muglia sorgono anche gli imponenti resti di una Miniera di zolfo. Centuripe è stato uno dei comuni siciliani più importanti per la produzione di questo importante minerale. Per la sua importanza nella storia mineraria della Sicilia, per le vicende umane che sono state coinvolte, per l’alto valore antropologico, culturale, sociale ed economico la miniera di Muglia merita di essere inserita nell’elenco dei beni culturali da tutelare e dove è possibile anche interessata da un progetto di recupero e valorizzazione di archeologia industriale. Essa infatti è la custode silenziosa della storia di una comunità, della sua sofferenza ma anche della sua ricchezza, radice di un passato segretamente conservato nel sottosuolo. Il recupero di un sito così importante permetterebbe anche di documentare, alle future generazioni, quei 150 anni di storia della Sicilia durante i quali è stata il più importante produttore di zolfo al mondo.
A fondo valle svetta infine, in tutta la sua bellezza, il Monte Pietraperciata, tutta l’area è già mappata dalla Soprintendenza tra le aree di interesse archeologico del Comune di Centuripe. “Non ci fermeremo” scrivono congiuntamente i portavoce del comitato e i rappresentanti giovanili delle scuole partecipanti, “marciamo per il nostro futuro, per ogni uomo libero che crede ancora in questa Sicilia, in questa terra. Vogliamo che le istituzioni si occupino di noi, vengano qui a darci garanzie come impone la buona politica e il senso civico di ogni cittadino. Ci dispiace ma non saremo la soluzione ad un emergenza rifiuti che dovrebbe essere trattata in modo molto più responsabile e con un occhio di riguardo al futuro di questo paese”.