Enna. Aleteia diploma tredici psicoterapeuti con il massimo dei voti

Enna. Passi scanditi dall’inno di Mameli e dal Mazurek Dąbrowskiego polacco, i tredici specializzanti dell’Aleteia si diplomano sotto la bandiera europea con il massimo dei voti. Il 2018 si chiude con un bilancio positivo per l’Aleteia, concluso il nono ciclo di studi della Scuola di specializzazione in Psicoterapia più alta d’Italia con la proclamazione di nuovi professionisti. La sfida di Tullio Scrimali nella piccola Enna cominciava infatti nell’ormai lontano 1990 ed a oggi ha specializzato centinaia di psicoterapeuti che portano il metodo Aleteia in giro per l’Italia, nelle strutture pubbliche e private.
Migliora la metodologia, la logistica, la qualità scientifica e si cresce nei numeri e nella qualità anche del corpo docente, fatto da insegnanti giovani. “Siamo sempre più contenti dei livelli raggiunti – esclama il Direttore, neuroscenziato Scrimali – I docenti arrivano da tutta la Sicilia ed a parte alcuni visiting professor, che vengono da Roma e dagli Stati Uniti, portando un contributo speciale – il corpo docente esce tutto dalla scuola Aleteia”. Una scelta precisa quella dello Psichiatra per garantire una coerenza di visioni e intenti. “Tutti i docenti insegnano modelli che abbiamo studiato e sviluppato qui, questo è un asso nella manica nel processo formativo”. La commissione presieduta da Scrimali era formata da: Adele Allegra, Massimo Sciuto, Antonio Carollo, Gaetano Tizza e Damiano Tomasello.
Come gli insegnanti anche gli allievi dell’Aleteia giungono da tutta la Sicilia, una sfida nata quasi 29 anni fa. “L’idea era fare una scuola al centro della Sicilia – spiega il Direttore Scrimali – Oggi pensare a Enna come città universitaria sembra scontato con la Kore, allora non era così. L’ateneo ennese è sorto nel 2002, dodici anni prima c’era un deserto culturalmente parlando. Per portare tutti i siciliani a studiare a Enna mi sono rivolto alla centralità geografica ma ho affrontato un’altra sfida, l’Aleteia è l’unica scuola in Italia di Psicoterapia che è anche residenziale, ovvero dispone di una foresteria che può ospitare fino a venti persone”. La didattica è programmata un week end al mese e per tre giorni gli iscritti fanno una full immersion, uno scambio continuo e conviviale, una formula che ricalca il college anglosassone. Quando si parla di Aleteia si deve immaginare una “open school”, sempre aperta. Commossi gli specializzandi che arrivano da Noto a Erice, da Enna alla Cracovia.
“Questa è la piccola magia dell’Aleteia portare su questa montagna persone da tutta la Sicilia e da tutto il mondo – esclama entusiasta Scrimali – Negli anni abbiamo avuto colleghi egiziani ed ancora psicologi dal nord America, dall’Argentina quindi Aleteia si prepara a divenire a pieno titolo una scuola internazionale. Nel prossimo futuro – continua – vogliamo rafforzare i rapporti con il Nord Africa, perché stanno cercando di sviluppare la loro sanità ancora in una condizione di arretratezza e noi daremo un contributo”.
Insomma una presenza piccola e artigianale, come sostiene il suo fondatore, ma importante nel panorama ennese. “Vogliamo inserirci – dichiara lo Psicoterapeuta – con legittimo orgoglio accanto ad un gigante come la Kore, sicuri di poter dire la nostra. Sono visioni coraggiose che consentono di andare avanti, purtroppo nel nostro territorio spesso mancano. Se non si sogna non si realizza nulla di buono!”
La giornata di sabato 22 è stata doppiamente speciale perché tra gli specializzandi c’era una collega della Nazione sorella la Polonia, Anna. “Sono arrivata in Sicilia nel 2009 per completare l’Erasmus – spiega l’emozionatissima Anna Bazarnick – e ho conosciuto il professore Scrimali all’università di Catania, sono bastate poche lezioni e ho subito deciso di completare il mio percorso seguendo il suo metodo e quindi mi sono iscritta a Enna, alla scuola Aleteia! Oggi sono molto emozionata per i tanti sacrifici fatti, sono molto grata al Direttore perché mi ha aiutato tanto e con affetto a realizzare il mio sogno e completare questo percorso di crescita professionale e personale. Il professore Scrimali – continua Anna, che per quattro anni ha fatto andirivieni Cracovia/Trapani/Enna – è stato il primo a portare la psicologia cognitiva in Polonia allora per me è stato un onore studiare ed aver appreso direttamente dalla fonte e nel luogo dove le idee scientifiche sono nate. Sono fiera di poter portare nel mio Paese il mio sapere e di poter fare la psicoterapeuta a Cracovia”.
Durante la seduta, sono stati trattati la maggior parte dei disturbi della sfera psichica perché l’esame consiste nel presentare e discutere un caso clinico, che ogni professionista ha seguito durante il tirocinio fatto presso strutture pubbliche di tutte le province. Ieri sera si è spaziato dai disturbi d’ansia alla depressione, disturbi di personalità, non sono state trattate psicosi (come la schizofrenia), un elemento che ha caratterizzato i casi clinici è che si rivolgevano a soggetti in età evolutiva quindi bambini e adolescenti.
Questi i nomi dei tredici diplomati: Irene Bartuccio, Vera Arena, Romina Baglio, Anna Barbara Bazarnick, Maria Giovanna Cucco, Paolo Cultrera, Salvatore Di Benedetto, Ivan Di Blasi, Alessia Gervasi, Elisa Palligra, Alessia Stella, Deborah Giambarresi.