Pubblichiamo alcuni stralci della lettera di addio, dei tre consiglieri D’Angelo, Bentivegna e Auzzino: “Le insanabili incompatibilità con la linea di un partito che non c’è, un partito che pur di sopravvivere ha fatto sue le logiche del Conte Ugolino, hanno preparato il transito verso un pensiero politico nuovo, dove il nuovo rappresenta quella sicurezza che non porta a preoccuparsi di tradire il mandato dei propri elettori.” Così i tre consiglieri che proseguono: “L’UDC, oggi, rappresenta l’unica e forse la giusta sintesi aggregativa per ripartire, dopo aver maturato speranze e ambizioni per la nostra realtà territoriale all’interno di una coalizione che, verosimilmente, non ci ha mai riconosciuti, mai ci ha dato certezze e nemmeno offerto una mano competente. Noi, oggi, vogliamo regalare ai nostri cittadini una posizione alternativa rispetto alle scelte strategiche di un partito, il PD, chiuso nella difesa accanita di politiche già bocciate dagli elettori. A livello locale siamo uniti per un progetto unitario, aperto a chi voglia riconoscersi in un partito di moderati, con unico obiettivo il benessere per Valguarnera.” Filippa D’Angelo vecchia simpatizzante del partito ha detto: “Da sempre ho creduto e sperato che il PD riuscisse a sintetizzare le culture politiche democratiche e riformiste. Ma così non è stato. La fuga di tanti dal PD e le dinamiche a livello non solo locale, ma anche provinciale e regionale, hanno significato un “rompete le righe”, spostando le risorse politiche verso quel progetto, forse post-ideologico, che trova la sua coerenza e concretizzazione di idee nelle scelta dell’UDC. Questo passaggio viene fatto rimanendo fieramente a fianco della sindaca Francesca Draià, continuando il lavoro fatto fino a qui. Non era più possibile rimanere all’interno di un partito dove si provava solo imbarazzo”.
Rino Caltagirone