Alzheimer. Sulle rassicurazioni del Commissario dell’ASP di Enna ed i letti vuoti in RSA Villa Maria di Leonforte

Il dr. Francesco Iudica, Commissario dell’ASP di Enna, in merito ad alcuni articoli riguardanti le RSA ha sentito il bisogno di rassicurare e sulla disponibilità di confronto sulle questioni sollevate e sulla correttezza operativa delle Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM). Corre l’obbligo di chiarire che mai la correttezza e l’insindacabilità di giudizio delle UVM era stata messa in discussione, ma la mancanza di dialogo e di trasparenza delle procedure di ricovero.
I caregivers che hanno sollevato domande, a oggi ancora inevase, chiedevano e chiedono:
– “Perché un ufficio pubblico non insiste sull’utilizzo di PEC. Strumento che consentirebbe la certificazione delle domande inoltrate all’ASP.
-“Perché manca un protocollo di ricovero consultabile dai caregivers e dai medici di famiglia?”
-“Perché le domande rigettate non vengono accompagnata da una relazione tecnica certificata dalle UVM?”
“In ultimo come possono conciliarsi i letti vuoti in RSA Villa Maria e le moltissime domande di ricovero?”.
Sappiamo che a valutare il grado di Alzheimer devono essere l’UVM (in sito) e L’UVA che fa capo al centro diurno del Chiello di Piazza Armerina, ma sospettiamo che l’UVM non sempre rimandi all’UVA con il rischio di una diagnosi incompleta e dunque penalizzante per il richiedente ricovero.
I caregivers altrimenti detti familiari disperati lasciati allo sbando lottano quotidianamente con una burocrazia statale annichilente e un morbo devastante. Comprendiamo dott. Iudica i tagli e le difficoltà amministrative, ma dietro i numeri che non tornano ci sono persone e noi citando Kant “mai l’uomo deve essere un mezzo, ma sempre un fine” le suggeriamo di ascoltare le persone che danno voce a chi voce non ha più.

Gabriella Grasso