Armando Glorioso, presidente SRR, su impianto di Cozzo Vuturo: fantasiose le accuse del M5S

Enna. Il presidente della SRR, Armando Glorioso, interviene sulla vicenda Cozzo Vuturo ed impianto Tmb, a seguito delle denunce degli attivisti del M5S, dove si è fatta parecchia confusione anche perché si è basati su dati errati. “In essi – sottolinea Glorioso – si parla di “limitata capienza della discarica” per giungere addirittura ad ipotizzare che l’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB fisso), che sarà attivato a breve dalla Regione, servirebbe per trattare i rifiuti da inviare successivamente in fantomatici inceneritori che si starebbero già organizzando”. Tale scenario, oltre ad essere inverosimile perché non ci sono impianti di incenerimento dei rifiuti in Sicilia, né ce ne potranno essere prima di tre anni a partire dalla data di inizio dei loro lavori di costruzione, è anche fantasioso. “Infatti – spiega Glorioso – la piattaforma integrata, completa del TMB fisso, realizzata è stata progettata proprio per conferire il rifiuto trattato nella limitrofa discarica di Cozzo Vuturo che ha un volume utile necessario per soddisfare il fabbisogno di tutta la provincia di Enna per i prossimi dieci anni. Dal momento in cui esso entrerà in funzione i cittadini ennesi, per cui l’impianto è stato progettato, gioveranno di un abbassamento della bolletta sui rifiuti e di minor costi di gestione in generale.

Chi pone problemi ambientali sulla gestione della discarica di Cozzo Vuturo in realtà non è adeguatamente documentato, oppure ha interessi particolari, che vanno contro quelli pubblici e dei cittadini della provincia di Enna. Il TMB fisso che sta per entrare in funzione è tra i più efficienti oggigiorno nel suo genere. E’ l’unico in Sicilia a prevedere anche una linea di trattamento anaerobico con sfruttamento del biogas. Pertanto esso, dal punto di vista energetico, sarà pressoché autosufficiente, essendo dotato di un cogeneratore che sfrutta il biogas generato dal ciclo produttivo e di un parco fotovoltaico con scambio sul posto. Esso è anche molto elastico perché consentirà di adeguarsi al tipo di rifiuto che arriverà dai vari comuni. Quindi con l’aumentare della percentuale della raccolta differenziata in provincia di Enna, alcune celle potranno essere utilizzate come linea di compostaggio. Gli esponenti del M5S dell’ennese devono valutare se approfondire o meno i delicati temi trattati con elementi oggettivi. La SRR è riuscita a dotarsi finalmente delle autorizzazioni e delle concessioni per gestire uno degli impianti pubblici più moderni, prestigiosi ed efficienti d’Italia, nel rispetto di tutte le prescrizioni ambientali rilasciate dalle autorità competenti, riassumendo, tra l’altro, oltre 20 lavoratori che non prendevano lo stipendio da quasi due anni”.
“Chi rema – sottolinea Glorioso – contro la prossima apertura della piattaforma integrata di Cozzo Vuturo – oggi vorrebbe che: 1) fossero sprecati quasi 13 milioni di euro di opere già realizzate con finanziamento pubblico dedicato alla provincia di Enna con conseguente gravissimo danno per l’Erario; 2) che la spazzatura continuasse a viaggiare per la Sicilia per essere poi conferita presso discariche di privati a prezzi quasi raddoppiati rispetto a quelli applicati dalla SRR, continuando a fare lucrare le lobby private dei rifiuti e con grave impatto ambientale dovuto al trasporto gommato; 3) che fossero sempre i cittadini con bollette sempre più salate a pagare il prezzo di un sistema orchestrato artatamente; 4) danneggiare una ventina di famiglie che hanno ripreso a lavorare dignitosamente e che si troverebbero sul lastrico se qualcuno prestasse il fianco ad illazioni prive di fondamenti oggettivi o ancora peggio, favorisse, gli interessi di pochi privati. Sul paventato inquinamento si informa che le matrici ambientali sono state costantemente monitorate dai Soggetti Gestori della discarica, che hanno affidato le prove di laboratorio a società accreditate secondo i massimi standard previsti dalle norme e dalle direttive europee. Dal continuo monitoraggio suddetto non è mai emerso un quadro di contaminazione tale da potere parlare di inquinamento dovuto alla gestione della discarica. Anche la gestione del percolato viene seguita con la massima attenzione e sotto il continuo controllo del Dipartimento Acque e Rifiuti. L’apertura temporanea della vasca B1 consente di completare la sua chiusura definitiva. Infatti, l’ulteriore volume conferito nel sito è necessario per dare stabilità al corpo della discarica stessa e potere realizzare la successiva chiusura definitiva in totale sicurezza”.