Aidone: villa comunale in forte degrado, incuria e abbandono

Aidone. Uno dei luoghi più significativi di Aidone, corso Vittorio Emanuele, noto a tutti come villa comunale, è in uno stato di degrado, di incuria e di abbandono, che dominano incontrastati tra il disinteresse generale. Il polmone verde di Aidone, meta delle passeggiate di cittadini e turisti, non si riconosce più. Erbacce infestanti attorno alle piante messe, a suo tempo, a dimora, che nessuno ahimè cura più. Alberi incolti, pavimentazione che continua a saltare. E chi si affaccia dalla ringhiera, per ammirare il paesaggio che tutti invidiano agli aidonesi, si ritrova ad ammirare, nel pendio sottostante, i tanti sacchetti di spazzatura che vengono gettati lì da cittadini poco civili. Una cittadina a vocazione turistica non può tollerare che luoghi come questi possano essere presentati in queste condizioni. Urge pertanto la necessità di restituire alla città un bene ambientale, storico e monumentale, simbolo di una comunità che lo ha sempre indicato come fiore all’occhiello di Aidone.

Maria Pina Pittà

Così commenta la situazione di incuria della villa, la presidente del consiglio comunale Maria Pina Pittà (nella foto) del gruppo politico di opposizione Noi Aidone: ”La mia memoria storica corre indietro negli anni, quando la Villa comunale era considerata motivo d’orgoglio per tutti gli aidonesi. Questo degrado è avvenuto gradualmente nel corso degli anni, quando le amministrazioni (successive al sindaco Piazza) non rimpiazzarono quelle figure professionali (con mansioni di giardinieri specializzati) che, con grande dedizione e passione, riuscivano a mantenere un decoro urbano tale da lasciare a bocca aperta i visitatori e gli stessi concittadini (anche quelli emigrati che ogni anno tornavano al loro paese). Tra l’altro nella nostra villa comunale si trovano essenze arboree, arbusti e alberi (Bosso, Cedrus deodara glauco, Aesculus Ippocastano, Quercia) considerati beni monumentali, ovviamente, ad oggi privi di ogni adeguata manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, tutto a scapito della loro crescita e del loro, ormai, aspetto poco rigoglioso e lussureggiante. In più si aggiunge la pavimentazione che, a causa delle intemperie del tempo e mancata manutenzione, è ormai da ripristinare.
Prospettive future? “Mi auguro –conlude Pittà-che la prossima amministrazione metta tra le sue priorità, una pianificazione progettuale di paesaggistica urbana che comprenda la nostra Villa comunale denominata a suo tempo “balcone della Sicilia ” riconquistando la cosiddetta nomea di “bel vedere ” che molti paesi ci invidiavano”.

Angela Rita Palermo
collaboratrice La Sicilia