Aidone. Restauro a Firenze della tomba di Filippo Cordova: Il grande impegno della dott.ssa Alessandra Mirabella dell’Archeoclub

Aidone. Dopo anni di degrado, è in ultimazione il restauro del mausoleo di Filippo Cordova, insigne statista aidonese, che riposa al cimitero delle Porte Sante di san Miniato al Monte, a Firenze. Il prossimo aprile, nella città toscana, iniziativa culturale: “Filippo Cordova: Risorgimento e buon governo”, celebrativa di una delle più grandi figure della storia italiana. Il restauro è stato possibile grazie all’attività di sensibilizzazione avviata da Alessandra Mirabella, presidente dell’Archeoclub “Aidone Morgantina” dal 2012 a settembre 2018. “Sono lieta di dare io la comunicazione alla cittadinanza aidonese – afferma Mirabella – della conclusione e dell’inaugurazione del restauro, il 13 aprile prossimo, del monumento funebre. La mia campagna di sensibilizzazione inizia a marzo 2017 con l’invio di mail e missive/denuncia dell’incuria in cui versava la tomba, fra le tante, a varie istituzioni (compresi i Comuni e le Soprintendenze di Aidone e Firenze), il 17 marzo 2017 ne ho trasmessa una al Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica. Contemporaneamente, considerato che Cordova fu Gran Maestro del Grande Oriente d’ Italia, ho inoltrato lo stesso appello al GOI”. I contatti con Antonino Recca, presidente del Collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Sicilia del GOI, invitato dalla Mirabella al convegno dell’Archeoclub “Aidone – Morgantina” per la presentazione del libro del procuratore Francesco Paolo Giordano “Filippo Cordova: l’esule, l’avvocato, l’intellettuale, il diplomatico del Grande Oriente”, sortirono l’impegno di collaborazione del GOI”. “Il 23 novembre 2017 – continua Alessandra Mirabella – ricevo nota della Prefettura di Firenze in cui mi si comunica che, dopo la mia segnalazione al Capo dello Stato e debite ricerche su eventuali aventi titolo sul manufatto, il monumento era stato inserito fra quelli segnalati alle scuole di restauro convenzionate con il Comune di Firenze. Aggiungo che l’unica segnalazione ufficiale di degrado era stata presentata al comune di Firenze nel 2016 dal presidente Giuseppe D’Antona della Pro Loco di Caltanissetta”. A questo punto – conclude Alessandra Mirabella (nella foto) – ho ritenuto opportuno mettere in contatto la scuola di restauro “Istituto Spinelli di Firenze” incaricata dal Comune di Firenze e il GOI disposto a considerare la possibilità di un contributo. Dopo varie mail, richieste di riscontro e grazie al lavoro del dott. Recca, mi è giunta una interessante relazione dell’avv. Giuseppe Cardillo nel quale è annunciato che il “Collegio Florentia del Rito Simbolico Italiano”, presidente Aristide Pellegrini, ha reso noto di voler partecipare al restauro del sepolcro coinvolgendo anche il Comune di Aidone”. Enzo Lacchiana, sindaco di Aidone: “Siamo orgogliosi di avere dato i natali a Filippo Cordova, uno degli uomini di governo più importanti d’Italia, uno dei protagonisti dell’Unità d’Italia. Diamo merito a chi ha realizzato il restauro del monumento, ma soprattutto a chi si è prodigato per il restauro, in questo caso l’Archeoclub di Aidone con la dott.ssa Alessandra Mirabella. Anche il nostro Comune, attraverso l’assessorato alla Cultura, ha operato diverse interlocuzioni. Il Comune di Aidone è stato chiamato ad operare un intervento di iniziativa collaborativa con un intervento economico diretto e garantiamo la nostra presenza all’inaugurazione del prossimo aprile”.

Filippo Cordova nacque ad Aidone nel 1811. Avvocato, ministro, docente, giornalista, diplomatico e Maestro del Goi nel 1862, morì a Firenze nel 1868 ed è ivi sepolto al cimitero monumentale delle Porte Sante di San Miniato al Monte, nella parte Nord orientale. Per onorarlo il Gran Maestro Giuseppe Mazzoni soccorse il nipote Vincenzo Cordova nella costruzione di un’edicola dove gli scudi di pietra e marmo ne ricordano i meriti con le parole del presidente della Camera Francesco Mari nella seduta del 26 novembre 1868: “Filippo Cordova era il più vigoroso atleta nelle lotte parlamentari. Ogni partito sarebbe stato lieto poterlo annoverare tra i suoi“. Il sepolcro conteneva il busto marmoreo di Cordova, dell’altezza di 70 cm, scolpito dallo scultore nisseno Frattallone, attualmente ricoverato nel magazzino del cimitero perché staccatosi a causa delle intemperie e dall’incuria. Tutti gli elementi architettonici dell’edicola sono in pietra serena ad esclusione della nicchia lavorata in pietra forte, dell’ara e del busto in marmo di carrara. In Aidone sono tanti i riferimenti che legano la comunità alla figura dell’importante statista, a cominciare dalla sua casa natìa, e poi il mezzobusto in bronzo, nella piazza omonima, dello scultore Mario Rutelli, nonno del senatore Francesco Rutelli, per finire con i diversi cimeli custoditi nella preziosa biblioteca comunale, tra cui la divisa ministeriale e uno spadino donatigli dal suo amico Cavour, che definì Cordova: “Il più importante uomo del Sud”.

Angela Rita Palermo
collaboratrice La Sicilia