Congresso provinciale PD Enna, la Campanile ha presentato la candidatura in contrapposizione a Di Gangi

Rosalinda Campanile

Enna. Finite le primarie nazionali si pensa ai congressi provinciali (quello regionale si è già consumato con l’elezione di Davide Faraone – unico candidato), ad Enna saranno due i candidati in lizza per la poltrona di segretario provinciale, per l’area vicino all’ex senatore Mirello Crisafulli si presenterà il segretario comunale Vittorio di Gangi, in netta contrapposizione Rosalinda Campanile, attualmente Consigliere comunale nella città capoluogo ed ex Assessore provinciale.
Nella conferenza stampa di ieri Vittorio di Gangi ha comunicato che oltre ad avere presentato denuncia alla Procura su un “fantomatico” tesseramento ha ribadito che sia il primo cittadino ennese, che la stessa Campanile non risultano tesserati al PD (da non dimenticare – però – che a fine luglio del 2017 fu consegnato dall’attuale segretario regionale Faraone la tessera n.1 al Sindaco Maurizio Dipietro.

News di riferimento:
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Questa la dichiarazione politica di Rosalinda Campanile:
“Ieri ho depositato la mia candidatura per la segreteria provinciale del PD, corredata da circa trecento firme di iscritti al PD.
È già una vittoria, atteso che da anni ed anni in provincia di Enna non è stato possibile neanche iscriversi al PD. Appena lo scorso anno furono tagliate centinaia di tessere di sindaci, amministratori e simpatizzanti storici de PD, pur avendone gli stessi regolarmente versato le quote previste dal regolamento, presso le casse del PD.
Ne restammo amareggiati ma, ovviamente, non denunciammo nessun broglio, convinti, allora come ora, che quando la politica finisce nelle aule di giustizia non è più politica, a prescindere dalla fondatezza o meno dei cavilli e delle forme procedurali contestate.
Riteniamo che dopo anni di commissariamo e di lotte interne che hanno dilaniato il pd, a a tal punto da renderlo poco credibile, , sia nei territori che tra la classe dirigente regionale e nazionale, sia giunto il momento di cambiare rotta e andare avanti.
Riteniamo che il PD debba tornare ad assumere centralità nella politica dei nostri territori, aprirsi al confronto esterno e diventare catalizzatore di interesse dei cittadini, al fine di arrestare la pericolosa deriva sovranista, populista e secessionista del momento.
Siamo convinti che una forza politica per essere appetibile e grande, debba essere plurale e democratica, debba avere la capacità di rinnovarsi ed adeguarsi alla moderna richiesta che proviene dalla politica e debba essere anche più donna.
La mia candidatura è espressione di diverse sensibilità riformiste, tutte importanti ed indispensabili per tornare ad essere la prima forza politica del territorio.
Nessuna pattuglia di segretari dietro, nessun big regionale o nazionale a cui dobbiamo portare cambiali da scambiare, per questo non abbiamo organizzato ne pullman, ne abbiamo ostacolato chi volesse votare liberamente (come accaduto purtroppo oggi con mio grande dispiacere), nè abbiamo sollevato eccezioni formali risibili per rovinare la festa democratica di oggi.
I nostri avversari stanno fuori dal PD.
A sostegno della mia candidatura ci stanno tante anime diverse tra loro, ma con un unico comune denominatore, per tutti noi, la politica è partecipazione, è libertà, è passione, è amore per i nostri territori, è democrazia.
Il mio impegno, qualunque sarà l’esito del congresso, sarà di lavorare per trovare la necessaria sintesi politica, indispensabile per tornare a riportare il Partito Democratico ennese al centro della scena politica ennese e siciliana. Faccio appello ai tanti amministratori locali e dirigenti democratici a lavorare in questa direzione, senza più individuare nemici interni da abbattere a turno, mentre la nostra provincia lentamente muore e le forze antimeridonaliste e populiste si impossessano degli elettori stanchi di venderci litigare. Al nuovo segretario nazionale del PD, chiunque sarà, chiederemo di ascoltare e dare voce a tutte le risorse presenti nella nostra meravigliosa provincia affinché si adoperi per traghettare il pd verso lidi di serenità.
Non raccoglierò nessuna delle provocazioni riportate nella Pravda ennese, ma sia chiaro che non accetteremo ancora veti e divieti.
Siano i prossimi congressi locali, un appuntamento democratico e di confronto civile, nel rispetto di tutti senza esclusione alcuna e di alcuno. Così immagino il mio PD, un movimento progressista aperto, in cui ognuno possa ritrovare la voglia di stare insieme e possa ritrovare la passione della politica. Grazie agli amici vecchi e nuovi che mi hanno incoraggiata, mi impegno a non deluderli mai in quella che considero intanto una battaglia di libertà e di partecipazione democratica”.