Comune Valguarnera si costituisce in giudizio al Tar di Catania contro Progitec che gestisce il servizio dei rifiuti

Valguarnera. L’amministrazione comunale si costituisce in giudizio davanti al Tar di Catania per opporsi al ricorso della Progitec Srl di Castel di Iudica, ditta che in atto gestisce in regime di prorogatio, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La Proditec infatti, l’8 marzo scorso, si è rivolto al Tribunale Amministrativo per chiedere l’annullamento, previa sospensione degli effetti, degli atti di gara banditi dal Comune, riguardanti la procedura di aggiudicazione della gara per i prossimi sette anni. Un servizio che vale qualcosa come 6 milioni di euro. Nel ricorso, la Proditec contesta, nella fattispecie, il capitolato speciale predisposto dagli organi competenti del Comune, il quale prevede per l’impresa aggiudicataria del servizio obiettivi minimi da raggiungere; obiettivi che la ditta di Castel di Iudica ritiene impossibili da raggiungere. Uno fra tutti concerne la percentuale di raccolta differenziata che dovrà essere raggiunta nel corso degli anni. Una percentuale ritenuta molto alta dalla Proditec. Il capitolato infatti, prevede come partenza, la percentuale di differenziata raggiunta e certificata al momento della consegna del servizio, per essere aumentata, previa verifica trimestrale, di almeno il 20% ogni anno. Tale obbligo, per l’impresa aggiudicataria verrà applicato sino al raggiungimento del 90% complessivo in un anno solare. Il mancato raggiungimento- prevede ancora il capitolato- comporta per l’aggiudicatario del servizio il maggiore onere, per il maggiore conferimento in discarica. Non solo, ma è previsto pure che l’appaltatore sarà tenuto in ogni caso a corrispondere al Comune gli importi delle penali previste dalla normativa regionale sul mancato raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata. Obiettivi che secondo il legale della ditta Gaetano Spoto Puleo sono praticamente irrealizzabili, tali da rendere inattuabile il servizio così come richiesto. Da ciò è nato il ricorso al Tar di Catania, col quale viene chiesto l’annullamento, degli atti di gara, previa sospensione degli effetti. Il Comune, da parte sua, in merito alle contestazioni sollevate, ribadisce la legittimità della gara, in quanto “tali scelte sono state stabilite quale obiettivo che l’amministrazione si è posto per il raggiungimento di importanti risultati in materia di differenziazione dei rifiuti e con l’intendimento pure di diventare Comune di riferimento per un servizio virtuoso, dal quale poter ricavare economie per lo scomputo della tassa sui rifiuti ai cittadini.” A tale riguardo quindi, la Giunta Comunale con delibera 43 del 14 marzo, si costituisce in giudizio “considerato che le motivazioni addotte a sostegno del ricorso appaiono infondate, così come la richiesta di sospensiva della gara, che comporterebbe un danno grave per l’Ente che già opera in regime di prorogatio”.

Rino Caltagirone