Salvo Dello Spedale, capogruppo della Minoranza RIUNIRE CALLASCIBETTA, ha chiamato la Dr.ssa Cristina Russo, che per il bene dei cittadini ha chiuso la farmacia fino all’arrivo di un altro consigliere di minoranza, che ha garantito il numero legale e l’approvazione della deliberazione. Nella dichiarazione di voto, Dello Spedale, ha rilevato che la maggioranza ha affermato più volte la propria autosufficienza, la legge dei numeri, e che la minoranza ha votato molte proposte della maggioranza quando i suoi voti erano aggiuntivi. Ha anche evidenziato che la minoranza sta dimostrando la coerenza con il proprio impegno elettorale, interesse unico i cittadini non quelli personali. Infatti, è la seconda volta che di fronte alla irresponsabilità e al disinteresse della maggioranza per il bene comune, la minoranza mostra che la Politica con la P maiuscola, affermata a parole dal sindaco, è praticata da RIUNIRE CALASCIBBETTA. “Aspettiamo – dichiara – le dimissioni di qualcuno. Ma verranno? Siamo convinti di no e se ne possono immaginare i motivi. Il Movimento ha già fatto una battaglia sul comune come fonte di reddito o bancomat: stipendio, paghetta, qualche incarico legale ai parenti”.
Il giorno precedente, 20 u.s., altri momenti di tensione sulla ricognizione dei beni comunali. Di fronte alla richiesta di chiarezza di RIUNIRE CALLASCIBBETTA e all’intransigenza sulla situazione di confusione relativamente all’edificio ex – ONMI di via Monastero, è stato necessario sospendere il consiglio comunale. RIUNIRE CALASCIBETTA ha evidenziato le discordanze del documento rispetto a quello approvato lo scorso anno e lo stato di confusione esistente sia a livello burocratico che politico. Infatti, i Dirigente ignoravano (?) che l’edificio è comunale e che è stato ceduto in comodato d’’uso al Boccone del Povero perché sia destinato agli anziani e agli handicappati. Invece è stato affittato dal Boccone del Povero con l’accondiscendenza del sindaco alla cooperativa per la gestione degli immigrati. Abbiamo chiesto più volte al sindaco – afferma Dello Spedale – di mettere a posto “le carte” senza essere ascoltati e ricordato ai consiglieri di maggiorana che si stanno assumendo una responsabilità nell’approvare la deliberazione. Non potranno eventualmente sostenere di non saperne nulla.