Il volume sugli scavi condotti nel 2013 nell’area a nord della Villa del Casale, dove, nel 2008, in occasione dei lavori per la costruzione del parcheggio della Villa, erano affiorati i resti di un insediamento di età normanna abbandonato nel XII secolo, è stato presentato dal Prof. Paolo Barresi dell’Università Kore di Enna, alla presenza della Dott.ssa Pinella Marchese, Dirigente responsabile del Servizio per i Beni archeologici della Soprintendenza BCA di Enna e dell’Arch. Carla Mancuso, Dirigente responsabile dell’U.O. Villa del Casale del Polo regionale di Piazza Armerina.
Il Professor Barresi ha messo in rilievo il fatto che a seguito delle indagini condotte in questi ultimi anni sia a nord che a sud della Villa è stato possibile verificare che in epoca normanna queste aree e tutta l’area occupata dalla Villa tardo antica, che è stata esplorata negli anni Cinquanta del secolo scorso da G.V Gentili, erano occupata da un unico e vasto insediamento, di cui è possibile individuare due fasi di vita la prima di età islamica e la seconda di epoca normanna, intervallate da una fase di abbandono del sito, durante la quale l’area a nord venne sporadicamente utilizzata come necropoli, ivi sono state, infatti, ritrovate due sepolture integre, una di un adolescente e l’altra di un adulto. Particolare attenzione è stata dedicata alla ceramica rinvenuta nello scavo, di cui vengono presentate numerose tavole, in cui i reperti sono raggruppati per classi.
Per la Tyche edizioni di Siracusa, editrice del volume è intervenuta la Dott.ssa Claudia Giordano.
Il volume contiene anche contributi di studiosi specialisti in vari settori; le monete sono state esaminate dalla Dott.ssa Stefania Santangelo dell’IBAM CNR di Catania, mentre il Prof. Luca Sineo dello STEBICEF dell’Università di Palermo e la sua équipe hanno esaminato i due scheletri di epoca islamica, che sono stati rinvenuti integri nella fase di abbandono dell’area traendone delle interessanti conclusioni.
Il Prof. Barresi ha studiato i frammenti di marmi pregiati provenienti da varie parti dell’impero romano, utilizzati come
lastre pavimentali o lastre di rivestimenti parietali, rinvenuti nello scavo e nel corso di un survey eseguito su una vasta area in localtà Colla.