Assoro, contrada Morra: “la voce degli alberi”


All’Università Popolare di Leonforte la lezione di lunedì 8 aprile ha portato alla luce una realtà a molti ignota: la recisione di decine e decine di eucalipti costeggianti la strada di contrada Morra, in prossimità della casa museo Elio Romano. La contrada ricade in territorio assorino ed è rinomata per gli aranceti e la folta vegetazione, che porta tanti leonfortesi, nissorini e assorini a prediligerla per il jogging. Gli alberi dal largo fusto e di lontana memoria coronavano il viale e sono gli stessi dipinti in un’opera di Romano.

La vicenda ha fatto discutere per l’opportunità di monitorare gli alberi a ridosso di strade fortemente praticate e necessitanti di cura, ma l’ipotesi di tagliarne centinaia (come si prospetta per cda Morra) è aberrante. “U calibbisi” nella cultura contadina non ha mai goduto di stima perché infruttuoso, inutilizzabile per ardere i forni e minaccioso per il manto stradale avendo radici invasive. Di verde si è continuato a parlare e della regia trazzera che collega la rotonda all’uscita nord di Leonforte all’ospedale Ferro/Branciforti/Capra. Strada stretta, priva di marciapiede e invasa da cespugli pericolosi per i pedoni e gli automobilisti. L’attenzione a quanto accade nel territorio è dovere di una comunità consapevole e l’Università Popolare di Leonforte da sempre ha interrogato gli amministratori in merito. Cosa succede nell’ennese? Arterie stradali “ammarrate” e dimenticate, colate di cemento ovunque e taglio indiscriminato di alberi nel disinteresse generale. Enna è terra di nessuno? E allora torniamo a essere annessi a Catania così forse le briciole toccheranno pure a noi.


Gabriella Grasso