Horror vacui: è il titolo di un comizio elettorale ad Aidone

«“Horror vacui” è una locuzione latina che significa letteralmente “terrore del vuoto”. E nell’arte definisce l’atto di riempire completamente l’intera superficie di un’opera. Sono convinto che queste due parole sintetizzano perfettamente il nostro programma politico – ha dichiarato il professore Nino Costanzo – e vinte le elezioni la mia Giunta procederà sulle orme dell’etica pubblica di Ernesto Nathan, giacché ad Aidone come in tutt’Italia vi sono due tipi di politici: c’è il politico democratico (bene!) e c’è il politico aristocratico. Tra i politici e amministratori attuali vi sono gli aristocratici nel comportamento, in quanto si sentono superiori: dunque lotta alla timocrazia, ossia il governo degli ambiziosi, a qualsiasi livello.
Lotteremo per le ragazze e i ragazzi, punteremo al lavoro attraverso il turismo, l’arte e il commercio, per la vita, la gioia e il divertimento di tutti. Le pietre che cantano sono tutte qui ad Aidone: Morgantina, Palazzi, Chiese e Monumenti. Tutto è stato detto ma nulla è stato fatto: così si spiega la mia discesa in campo. Ho capito che è possibile fare tutto ciò che e stato detto…senza il loro autore! Mi attrae l’idea di mettere in pratica le cose, forse perché il mio nome deriva dal latino e significa ‘colui che ha costanza, fermezza’. Per Aidone voglio internet gratuita, per chi non può permettersene il costo, e per favorire – anche con altri mezzi – la conoscenza, la cultura e l’intrattenimento. Voglio essere il sindaco delle donne – rincara Costanzo – è stata abolita la inferiorità giuridica della donna rispetto all’uomo. Quella che si chiama emancipazione della donna è un perfezionamento e una integrazione del generale principio dell’uguaglianza, sul cui fondamento continua ad essere edificata la moderna società democratica. Questo principio ci guiderà a cambiare la considerazione maschile e il ruolo delle donne aidonesi per un nuovo costume con cui arricchire l’albero delle donne felici. Voglio essere il sindaco degli anziani: Ludus, è il giuoco ricreativo ed etico che porterò nell’assistenza domiciliare, unitamente ai servizi alla persona e alla cura della casa oltre il servizio di spesa e farmaci a domicilio. Voglio anche essere il sindaco dei meno fortunati, delle persone sole e degli emarginati: noi uomini viviamo insieme: la solitudine è inumana. Vae soli! “Guai a chi è solo!”. Parole della Bibbia: (Ecclesiaste 4, 10) ‘Meglio è dunque essere due insieme che uno solo … Se uno cade, l’altro lo sostiene; guai a chi è solo, perché quando cade non ha chi lo rialzi’. Nei confronti di chi è solo, io, Costanzo, sarò il primo dei due insieme. Mi impegnerò perciò in operazioni uguagliatrici e di solidarietà profonda.
Per tutto questo non sarò solo nemmeno io: sarà istituita la Consulta delle Associazioni, Tavolo in cui siederanno in Comune i Presidenti delle Associazioni che operano sul nostro territorio. Senza contare che ho già designato due assessori di alto profilo, valenti e autorevoli nelle loro materie: sono il critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese e l’agronomo Giuseppe Fabio Varelli. In Consiglio Comunale mi saranno vicini Rosi Aloi, Daniela Antoci, Ruben Balsamo, Massimo Cascio Rizzo, Angelo Correri, Lorenzo Di Bartolo, Lino Gagliano, Nunzia Gagliano, Elio Lo Faro, Angelo Papola e Ilaria Vitali.
Auspico che l’esercizio del voto, nelle diverse occasioni in cui le elettrici e gli elettori sono chiamate e chiamati ad esprimere la propria volontà in relazione ai differenti momenti della vita aidonese, si esprima questa volta differente e lo si lasci in custodia del vento del cambiamento».

Costanzo sindaco, comizio in piazza Filippo Cordova
Aidone. Sulle orme dell’etica pubblica di Ernesto Nathan -horror vacui-, nel corso della riunione pubblica a piazza Filippo Cordova, indetta allo scopo di illustrare il programma elettorale, le idee e linee di condotta generale, il professore Nino Costanzo presenterà ai concittadini la lista dei consiglieri ( Rosi Aloi, Daniela Antoci, Ruben Balsamo, Massimo Cascio Rizzo, Angelo Correri, Antonino Costanzo, Lorenzo Dibartolo, Lino Gagliano, Nunzia Gagliano, Elio Lo Faro, Angelo Papola, Ilaria Vitali) e gli assessori designati (Arte, Cultura e Archeologia: dott. Paolo Waldimiro Gromiko Battaglia La Terra Borgese –detto Paolo Borgese-, critico d’arte. Ambiente, Agricoltura, Zootecnia e Forestazione: dott. Giuseppe Fabio Varelli, agronomo). Procederà inoltre anche ad illustrare il cammino del documento programmatico. “Vogliamo trasformare radicalmente per innovare e mutare lo stato delle cose, norme, metodi e sistemi, perché sia nuova la concezione sociale, la politica e la morale di Aidone. Senza distinzione, con democrazia ed uguaglianza”. “Perché la fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione”. Lucio Anneo Seneca.

Se non sta a me giudicare quanto il mio operato sia stato inutile e dannoso ovvero utile e conforme al disegno di vita tracciato sino a oggi, ritengo però consentita alla mia coscienza la tranquillità di aver adempiuto ai miei obblighi, pur nei limiti della mia umana possibilità.
È con grande orgoglio e una certa sensazione di adeguatezza che mi accingo con amore e dedizione a candidarmi. L’orgoglio deriva dall’essere stato proprio io designato nell’area di Centro-Destra quale Sindaco di Aidone. La sensazione di adeguatezza l’avverto perché – perdonate la determinazione – vivo il perfetto sincronismo con questa ala della politica che ha voluto affidarmi il compito e la funzione: nasce per questo, state attenti, una mia candidatura a tutela delle “ Libertà Inviolabili ”.
Avverto, carissimi e rispettabilissimi Concittadini, la necessità di alcuni stati di coscienza aidonese, una rivoluzione che disintossichi dal consumo di parole prive di senso, e riaffermi il valore della verità.
Il per chi? di Nino Costanzo coincide con la lotta quotidiana per migliorare Aidone, per rendere noi stessi protagonisti critici e umili della nostra crescita, per aiutarci. È il viaggio tutto aidonese, degli aidonesi, verso la libertà, per la facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento e in modo assolutamente autonomo.
E il nostro viatico verso la libertà inizia dalla strada 288 tra Aidone e Piazza Armerina e verso Catania, perché il turismo ovunque nel mondo parte dalle strade, dai possibili collegamenti, come la strada provinciale per Mirabella Imbaccari, parte pure per la strada Pintura – Giresi, per la provinciale San Bartolomeo – Valguarnera, nonché dalla strada provinciale per le Miniere (la grande e la piccola) in disuso e il Borgo Baccarato, per collegarci con le nostre numerose aziende agricole, frutto delle nostre identità.
Poichè la legge del turismo vige con forza e vigore sulle attrazioni locali, siamo in grado di promuovere un percorso turistico di tutto rispetto da spendere nei Tour Operator: è indispensabile perciò promuovere l’agricoltura e la zootecnia, l’artigianato delle mani aidonesi e rendere il commercio delle nostre produzioni speciale, unico e straordinario come merita per fare aprire più botteghe, invece che chiuderle giustificando l’insuccesso con la residenza nell’area svantaggiata del centro Sicilia.
È questione di dinamismo: se fabbrico scarpe non le venderò mai in un posto dove nessuno le indossa, o posso pensare di fare un sacco di affari proprio perché lì nessuno le possiede ! Lo stretto legame esistente tra valori e ideologie rende difficile stabilire quale sia tra essi l’elemento che genera l’altro sveglio dal sonno della ragione.
Ma si deve pensare ai fatti e passare all’azione, perché l’azione deve costituire per il politico un gradito dovere di altissimo valore morale e costruttivo. Il nostro futuro si chiama legge 158 del 6 ottobre 2017, con la quale il Governo stanzia un fondo da 100 milioni di euro fino al 2023, nonché diverse misure per il recupero dei centri storici in stato di abbandono, interventi di manutenzione del territorio, la messa in sicurezza di strade, le scuole ed altre tipologie di intervento ancora.
La legge 158 guarda pure all’ambiente e i beni culturali, oltre alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e delle scuole, stimola e sostiene l’insediamento di nuove attività produttive. Sono fondi che possiamo utilizzare anche per le ristrutturazioni di tutto il Borgo Baccarato, il Castello di Pietratagliata, gli abbeveratoi e le strade vicinali ivi compresi alcuni tratti delle “regie trazzere” (Piazza Armerina – Paternò, Aidone – Piazza Armerina, Aidone – Dragofosso), al fine della realizzazione di circuiti turistici e per la promozione dei prodotti locali destinati alla vendita.
La legge ci permette di usare i soldi anche per il recupero e la riqualificazione del centro storico di Aidone mediante interventi diretti a risanare, conservare e recuperare il patrimonio edilizio, anche mediante la creazione di complessi alberghieri nel rispetto della normativa antisismica.
E agli aidonesi questa legge serve pure a finanziare la rete di trasporti, perché siamo in area montana e rurale come richiede la legge stessa, e ci possiamo permettere perciò il miglioramento delle reti infrastrutturali e il coordinamento tra servizi pubblici e privati, per collegare più agevolmente Aidone con i capoluoghi di provincia e regione.
Penso alle norme appositamente create per favorire e appoggiare la vendita diretta dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta a chilometro utile, ovvero per i quali le aree di produzione e trasformazione sono poste ad una distanza non maggiore di 50 km, in totale assenza di intermediari commerciali: è il caso delle nostre imprese aidonesi.
In questo dizionario trova tanto spazio il lavoro ed anche l’istruzione, con la promozione dell’Istituto Agrario “Rosario Livatino” e la creazione di un nostro Istituto Universitario per agrotecnici laureati qui ad Aidone.
A scapito del sentimento della mera fantasia corre dunque l’obbligo intellettualistico di pensare ai corsi serali per la comunità aidonese: corso serale per i lavoratori ad indirizzo agrario e corso serale per i lavoratori ad indirizzo edile.
E non dobbiamo indietreggiare di fronte a niente. Abbiamo il dovere e l’onere di custodire, difendere e tramandare i nostri principi e le nostre tradizioni. Dobbiamo anche operare attraverso i boschi per arricchire di attrattive i sette chilometri del Cammino di San Filippo Apostolo (bivio Bellia – Aidone), ricadente nella Diocesi di Piazza Armerina, per mettere in sinergia con equilibrato dire e corretto agire l’escursionismo e la spiritualità in questa nostra Via Sacra di Sicilia.
E poi: possediamo il territorio giusto per un sistema viario d’ippotrekking lungo i nostri boschi.
Tutto questo ha a che fare con chi vuole avere un lavoro e con chi può offrire lavoro.
E non dimentichiamoci, carissime amiche e amici, di monitorare le mancanze di vita aidonese dovute al cancro, per meglio pure garantire, insieme a tutto il resto, il domani della gioventù aidonese e dei nostri figli. Dobbiamo fortemente concentrarci impavidi su questi argomenti, senza nemmeno dimenticare di vigilare perseveranti e paladini sul potenziamento di tutti i reparti dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina, certo com’è che la sanità dello Ospedale Chiello di Piazza Armerina costituisce diritto di sicurezza e salute anche per noi cittadini aidonesi.
Nell’Aidone, tra le tante difficoltà, la diffusione del fenomeno della vita stantia sia combattuta di pari passo con quello dell’avversione e della ribellione: per la sanità, il lavoro e la dignità umana di tutti noi.
Nell’esercitare con maestria la nostra opera imperterrita per il bene di Aidone dobbiamo curare tutto con tanto amore, coraggio e professionalità. In un abbraccio ideale stringo a me tutti i miei Concittadini, uno ad uno, in un saluto fraterno, e mi impegno a rimanere sempre vicino a tutti, per tutti e per me.