I medici gli avevano indotto il coma farmacologico per intubarlo, anche a causa delle contusioni polmonari multiple che ora si stanno riassorbendo. E – sorprendentemente – non ci sono danni cerebrali: il piccolo – precipitando – si è parato con le mani. “Una grande gioia per tutti i medici e gli operatori che in questi giorni si sono occupati di lui con competenza e affetto”, dice il direttore generale Roberto Colletti. A pregare, dietro le porte del reparto dove l’accesso è consentito solo per pochi minuti – c’è il padre. Il giorno dell’incidente – così ha raccontato alla polizia – si era allontanato per una commissione, lasciando da soli i due fratellini.
I bambini, di otto e sei anni, stavano giocando nell’appartamento di via della Cooperazione, ha perso l’equilibrio sporgendosi da una finestra. Secondo gli agenti della questura, potrebbe essere precipitato tentando di chiudere le ante. A dare l’allarme alcuni passanti, che hanno visto il piccolo per terra mentre il fratellino urlava dalla finestra. Il bimbo è stato prima trasportato all’Umberto I di Enna, poi trasferito al Civico di Palermo.
I due bambini vivono con il padre e i familiari. La madre è una donna thailandese che circa un anno fa è tornata nel suo Paese lasciando il marito italiano e i figli. “Il piccolo è fuori pericolo e sarà trasferito nel reparto di Chirurgia”, spiega la responsabile sanitaria dell’ospedale “Di Cristina”, Marilù Furnari. Adesso è pronto a un’altra sfida: la riabilitazione.