Chiesa di San Pietro sita in Calascibetta: M5S denuncia imminente e totale crollo del tetto, cosi come la facciata


Calascibetta. Adagiata sull’altura del monte Xibet, la chiesa intitolata a San Pietro, costruita alla fine del 1800, rischia seriamente di cadere a pezzi. In condizioni critiche ci sarebbe soprattutto il tetto, rifatto circa quarantanni or sono, ma anche il prospetto principale. L’edificio di culto, appartenente alla Curia Vescovile di Caltanissetta, di cui Calascibetta fa parte, continua infatti a sbriciolarsi giorno dopo giorno. Un eventuale crollo, oltretutto, potrebbe causare serie conseguenza alla Torre Normanna (1079), utilizzata dal Conte Ruggero come luogo di avvistamento. A mettere in luce il degrado in cui versa la chiesa è stato il Movimento Cinque Stelle che ha inviato una lettera-denuncia ai Vigili del fuoco di Enna, al Comune di Calascibetta, alla Curia Vescovile di Caltanissetta e per conoscenza alla Prefettura di Enna. Nel documento viene segnalato il pericolo che potrebbero incorrere anche i cittadini che risiedono nella zona sottostante. I libri di storia raccontano che, in omaggio a Papa Niccolò II, il Conte Ruggero dedicò a San Pietro Apostolo la chiesa fortezza, ultimata nel 1079, costituita da 5 navate, con colonne monolitiche di pietra locale “di cuto”.

Danneggiata durante il violento terremoto dell’11 gennaio 1693, da allora la chiesa ha subito diversi rimaneggiamenti e l’attuale forma risale alla fine del XIX secolo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale è stata trasformata in teatro e successivamente in palestra. Negli anni 80′, per paura di crolli, gran parte dell’area adiacente a quella che fu una struttura di culto è stata interdetta alle persone. Il perchè un monumento ecclesiastico di tale importanza sia stato del tutto abbandonato appare a molti incomprensibile.

Francesco Librizzi