Aidone. Ci sono volute parecchie ore di lavoro per domare l’incendio che ha coinvolto l’area archeologica di Morgantina venerdì scorso. Circa 30 ettari di sterpaglie e macchia mediterranea bruciate, quasi tutto il sito archeologico di Morgantina è stato percorso dal fuoco. Non è stato possibile stabilire da dove sia partito Il fuoco perché all’arrivo dei vigili del fuoco era già alto.

Recentemente, la Pro Loco aveva denunciato la problematica dell’erba alta intervenendo con la dirigente Giovanna Susan. Anche l’amministrazione comunale nei giorni scorsi era intervenuta in assessorato regionale che aveva dato rassicurazione circa l’inizio dei lavori di diserbo che sono iniziati lo scorso martedì, come abbiamo riportato su La Sicilia lunedì 10 giugno. Naturalmente la vastità del sito richiede tempi lunghi per effettuare una completa pulitura della zona. A causa dell’incendio e per motivi di sicurezza l’area archeologica rimarrà chiusa oggi, domani e lunedì. Sul posto si è recato il sindaco di Aidone Nuccio Chiarenza con l’assessore alla Protezione civile Serena Schilliro’, che hanno attivato la Protezione civile comunale. “L’area archeologica nonostante sia stata lambita dalle fiamme non ha riportato danni – ha commentato l’assessore comunale alla Protezione civile Serena che si è confrontata con la direttrice del Polo Giovanna Susan. È stato fondamentale l’intervento di diserbo avviato martedì scorso”.

Sono intervenute 4 squadre con 8 automezzi di vigili del fuoco di Piazza Armerina, Leonforte ed Enna e, come detto, la protezione civile di Aidone. Quasi 10 ore di lavoro diverse abitazioni e aziende agricole minacciate dal fuoco ma nessuno è rimasta coinvolta. Dentro Morgantina è andato in fumo qualche albero e qualche staccionata di legno. La cosa più assurda sarebbe che, all’interno di Morgantina, ci sono diversi idranti a norma europea ma privi di acqua e per questo si è dovuto salire ad Aidone per rifornirsi.

Angela Rita Palermo