All’Iccs Oasi di Troina il direttore della pastorale della salute

Troina. Don Massimo Angelelli, direttore della pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha concluso oggi, sabato 22 giugno, la sua visita all’Irccs Oasi di Troina. Una chiara testimonianza dell’attenzione della Chiesa nazionale, oltre a quella diocesana e regionale, nei confronti dell’Istituto Oasi Maria SS., centro di eccellenza per la disabilità intellettiva e che rientra nell’ambito delle strutture sanitarie cattoliche.

Don Angelelli per due giorni (il suo arrivo all’Oasi venerdì mattina) è stato in visita nel centro medico scientifico. Due intense giornate durante le quali Don Angelelli ha visitato i vari reparti della struttura, ha incontrato gli operatori, i pazienti, le famiglie, i medici, i dirigenti e le volontarie dell’Istituto.
“Sono impressionato da ciò che è stato costruito negli anni dal fondatore di questa struttura – ha detto il direttore della Pastorale della salute della CEI durante la sua visita -, da ciò che ha realizzato in questo territorio e dalla qualità che trovo nella cura e nella ricerca, è uno dei gioielli incastonato in Italia di sanità cattolica.
L’Oasi deve entrare adesso in un sistema di rete di altre strutture cattoliche in cui nel rispetto della propria origine carismatica, ma in una grande rete di collaborazione, tutti possano difendersi e difendere il patrimonio carismatico e di cura che è stato costruito in tutti questi anni. Le strutture sanitarie cattoliche – ha continuato Don Massimo Angelelli – godono di un ottimo stato di salute, grazie alla loro storia, alla qualità delle loro prestazioni e alla capacità di offrire un servizio di alta qualità rispetto ai territori dove sono insediati.
La difficoltà è che a volte hanno una lunga radice carismatica e hanno bisogno di aggregarsi, di conoscersi, di collaborare e per questo dall’undici di giugno abbiamo avviato dei gruppi di lavoro per rileggere l’identità stessa della sanità cattolica. Il modello aziendalistico ci insegna alcuni tipi di gestione e la sua qualità, così come la sostenibilità economica, sono un obiettivo anche per le strutture cattoliche, ma non deve essere l’obiettivo principale.
Devono essere un mezzo per raggiungere la cura di più persone nel miglior modo possibile. Abbiamo aperto un cantiere sinodale, dieci mesi di lavoro insieme a tutte le strutture cattoliche e nel rispetto della storia e delle identità dei singoli istituti – ha concluso il direttore della Pastorale della salute della CEI – scriveremo il futuro dei prossimi dieci anni”.
Per Don Silvio Rotondo, presidente dell’Irccs Oasi di Troina “la visita di Don Angelelli è un riconoscimento del lavoro che stiamo facendo, che apre nuovi orizzonti e nuove collaborazioni che possono garantire ulteriormente l’Opera. Ringrazio tutti i dipendenti e i collaboratori perché grazie al loro impegno e la loro attività mantengono alto il valore di questa struttura.
La visita di oggi, del massimo rappresentante della conferenza episcopale nell’ambito della pastorale della salute, e qualche mese fa quella del segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ci dà sempre maggiore consapevolezza che la chiesa nazionale e internazionale si interessa dell’Oasi e dunque la gioia e la bellezza di condividere un cammino comune”.