Condotta discriminatoria nei confronti di un minore disabile: intervine l’ex Sindaco Sinatra

Leonforte. Continua, e chissà ancora per quanto tempo, la querelle tra genitori bambini disabili, sindacato, nuova e vecchia amministrazione, riceviamo e pubblichiamo un intervento dell’ex primo cittadino Francesco Sinatra:
Al comune di Leonforte è stato ordinato dal Tribunale di Enna di porre fine alla condotta discriminatoria, nei confronti di un minore disabile, garantendo il numero di ore della figura specialistica pari a quello indicato PEI (piano educativo individualizzato) per l’anno scolastico in corso (2018/19) ed ha altresì ORDINATO per gli anni futuri, di non ripetere più questa condotta e di garantire il numero di ore pari a quelle indicate nel PEI che verrà predisposto di anno in anno…… il comune è stato condannato inoltre al pagamento delle spese processuali di € 1.590 oltre spese generali, IVA e CPA.
Di fronte a quanto sancito dal Tribunale di Enna, l’assessore Ginardi anziché tacere ed ammettere il FALLIMENTO completo dell’azione portata avanti dall’attuale giunta municipale, invece acuisce il dolore della famiglia del disabile in questione con un comunicato stampa, intervenendo in modo puerile a sua discolpa e giustificazione, accusando gli altri che lo hanno preceduto con le dichiarazioni stampa, mamma del bambino compresa, di aver detto delle bugie.
Ovviamente ha recitato la solita litania:
È colpa dell’Amministrazione precedente!!!!!
NIENTE DI PIÙ FALSO
-Il comune di Leonforte ha da sempre garantito l’assistenza alla comunicazione per le scuole dell’obbligo di competenza e a partire dal 2009, ha garantito dal primo all’ultimo giorno di scuola il servizio con personale comunale professionale e qualificato con un monte orario di oltre 100 ore settimanali, spesso più di quanto richiesto, a totale costo Zero perché pagato dall’INPS su disposizione della Regione Siciliana.
– È verissimo e non è bugia come dice l’assessore, che sino all’anno scolastico 2016/17 l’ente Provincia era competente per le scuole di qualsiasi livello, ordine e grado per l’assistenza alla comunicazione specialistica dovuta agli alunni audiolesi (Linguaggio Italiano dei Segni) e ipovedenti o non vedenti (codificazione del Braille e tattile), mentre da settembre 2017 la competenza anche per questi soggetti che frequentano fino alla scuola media è passata ai comuni.
-All’inizio dell’anno scolastico 2017/18 l’amministrazione Sinatra oltre a garantire, come sempre, gli assistenti per tutti i portatori di handicap con personale comunale ( a costo ZERO e con oltre 100 ore settimanali), nonostante fosse un’assoluta novità piombata addosso improvvisamente ha fatto partire il servizio con soli 2 mesi di ritardo rispetto ai 4 mesi di quest’anno, affrontando tempestivamente la questione specialistica per gli audiolesi e gli ipovedenti, affidando il servizio all’esterno ad una cooperativa specializzata nel settore e secondo le tariffe di legge, con regolare procedura avvalendosi di un’indagine di mercato. L’affidamento interessava solamente i 2 casi per cui non si poteva provvedere con personale interno, in quanto non in possesso del LIS e Braille, con una spesa di circa 19 mila euro.
– È falso che Il D.A. 5630 del 19/7/2017 prevede che possono acquisire la specializzazione solo i laureati, mentre invece possono conseguire la specializzazione di ASACOM tutti coloro i quali sono in possesso del titolo di scuola secondaria di secondo grado/diploma professionale, come si evince anche dall’allegato 2 di detto decreto.
– Il personale comunale utilizzato ha i titoli richiesti dal D.A. 5630 ed avendo svolto questa attività da oltre un anno, può conseguire l’iscrizione all’albo entro il 2021, come sancito in via transitoria dalla legge finanziaria del 2018.
– È del tutto falso il merito che vi arrogate a garanzia completa del servizio per il prossimo anno scolastico, perché al disabile e alla sua famiglia non state concedendo Nulla, ve lo ha ordinato di proprio pugno il giudice del tribunale, quindi nessun ringraziamento vi dovuto ma al contrario dovreste chiedere umilmente scusa per il danno provocato.
– Nessuna riduzione oraria è stata richiesta dalle istituzioni scolastiche (vedi MIUR) rispetto al monte ore richiesto nel PEI, ma la responsabilità è solo ed esclusivamente dell’attuale giunta municipale come si evince dalla delibera 104 del 7 novembre 2018 che ha provveduto alll’approvazione del disciplinare.
– La scelta di esternalizzare interamente il servizio ASACOM elevando il costo ad oltre 40 mila euro, anziché i 19 mila dell’anno precedente, è da addebitare solo ed esclusivamente all’odierna amministrazione e a nessun altro, che ha fornito il servizio per soli 5 mesi scarsi e non per tutto l’anno come doveva essere, a scapito dei più deboli.
– La SCUSA della mancanza di copertura FINANZIARIA necessaria, comprensiva dell’aumento del servizio triplicato da questa amministrazione, si sarebbe potuto trovare sin dal 10 di luglio 2018 con una banalissima variazione di bilancio, possibile in ogni momento dopo l’approvazione del bilancio, come avete saputo fare con il prelevamento del Fondo di Riserva per una più che consueta estate leonfortese, e non aspettare volutamente la fine di novembre, termine ultimo permesso dalla legge per effettuare la variazione di bilancio in oggetto.
– Oppure avreste potuto ridurvi l’indennità che vi spetta per trovare la tanto da voi agoniata copertura finanziaria, così come ha saputo fare di gran lunga chi vi ha preceduto.
– Se aveste richiesto il parere in merito a questo ricorso all’avvocato capo del comune, che deve fare e certamente fa gli interessi dell’ente comunale, immagino che avreste ricevuto il suggerimento di conciliare con la famiglia ricorrente perché, com’è evidente, siete nel torto marcio. Avete invece affrontato il contenzioso affidando un incarico esterno all’ultimo momento, tanto PANTALONE PAGA, complicando anche l’operato professionale del vostro difensore che non ha avuto neanche il tempo di valutare bene i fatti ma probabilmente si è dovuta fidare della vostra versione.
– L’attuale amministrazione si è prodigata per creare le condizioni formali volte ad esternalizzare il servizio, con carte e scartoffie a firma propria scavalcando anche i funzionari di competenza, sprecando tanto tempo e snobbando i genitori dei disabili, forse perché interessata più a creare posti di lavoro che non a garantire un servizio a chi ne aveva necessità, tanto secondo la vostra mentalità politica i disabili potevano aspettare…
– Nessun ascolto è stato dato alla mamma interessata, tanto è vero che l’assessore non rispondeva neanche al telefono e ora per paura di ulteriori ritorsioni apre al dialogo.
– Eravate talmente convinti e determinati nel perseguire il vostro obiettivo da non tentare neanche la composizione bonaria appena vi è stato notificato il ricorso, ma siete andati avanti con arroganza fino a sbattere contro il giudice.
Questa è la verità, se volete possiamo confrontarci in pubblica piazza dove potremmo proiettare su un maxischermo i documenti comprovanti l’accaduto.
Se qualcuno non è d’accordo e si sente leso in qualche modo può tranquillamente procedere con una querela, così i documenti li discuteremo davanti al giudice che potrebbe trovarli davvero interessanti.
Mi complimento con la mamma e la famiglia, che hanno avuto il coraggio di opporsi al potere delle istituzioni per difendere il diritto all’integrazione sociale e scolastica del proprio figlio, rispetto alla discriminazione ricevuta dall’attuale amministrazione.
Per occuparsi dei servizi sociali, dei minori e dei disabili in particolare ci vuole innanzitutto il cuore, il resto è secondario”.
Francesco Sinatra


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