Piazza Armerina: approvato cartellone eventi Piazza d’estate con una spesa pari a € 142.000 con delibera condizionata

Con delibera di Giunta nr.96 del 01/07/2019, è stato approvato il cartellone degli eventi Piazza d’estate con una spesa pari a € 142.000,00, la delibera riporta un parere, da pare del funzionario del settore finanziario, favorevole a condizioni che, queste somme vengano reperite dalla tassa di soggiorno e dagli sponsor. Da Gennaio 2019 ad oggi , gli introiti della tassa di soggiorno sono stati pari a € 22.000, dei quali € 20.000 già impegnati. Considerato che dall’ultima verifica, cioè pochi giorni fa, alla fine dell’estate, non si potranno introiettare ingenti somme, risulta alquanto forviante far passare il messaggio che non verranno impegnate somme a carico del bilancio comunale, un bilancio ancora inesistente, e che andranno ad essere inseriti come “debiti fuori bilancio”. Di norma, gli impegni per qualunque fornitura di beni e servizi devono essere preceduti dalla fornitura degli stessi e non dopo che il servizio è stato reso. Quale buon padre di famiglia firmerebbe impegni di spesa pari a € 142.000 senza copertura finanziaria, mi chiedo perciò chi firmerà i contratti senza che si possano garantire i pagamenti.
Le domande oltre che le riflessioni, sorgono spontanee: “ possono essere impegnate delle somme senza il corrispondente accertamento?…Come può essere stilato un cartellone eventi di tal importo senza la certezza delle somme da spendere?….Quante somme si realizzeranno con gli sponsor, davvero si potrà ottenere una cifra importante?….E se con la tassa di soggiorno, tanto meno con gli sponsor, non si avrà la cifra necessaria, chi pagherà?…..E’ legittima una delibera di Giunta che abbia un parere favorevole giustificato così come sottoscritto dal funzionario?…Se andiamo a sommare la cifra necessaria per il Palio e le festività religiose, risulterà una spesa di oltre € 300.000, ma sarà mai opportuno spendere cotale denaro in considerazione del fatto che il nostro ente a dir dagli atti deliberati, è agonizzante?”. Inoltre, essendo in gestione provvisoria, la legge vieta qualsiasi prelevamento dal fondo di riserva, cosa avvenuta più volte e nello stesso tempo raggirata, cioè utilizzando l’economato. In base al regolamento dell’economo comunale, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 42 del 10/03/2004, mai modificata, l’ufficio economato è un importante servizio comunale di spesa, di non rilevante ammontare, disciplinato anche l’art. 153 del TUEL. Al suddetto ufficio, vengono versate delle anticipazioni trimestrali, che dovranno essere rendicontate con determinazione ed allegare le specifiche delle spese effettuate, nel riespetto del regolamento vigente. Ogni fine anno l’economo comunale, redige il conto dell’economo, lo approva con propria determinazione, lo pubblica e trasmette, come da normativa, tutto alla Corte dei conti sezione conto giudiziale. Siamo giunti ad un anno dalle amministrative, e non è dato a sapere quanto abbia speso l’economo comunale, cioè di quante somme abbia avuto anticipazione e soprattutto per che cosa, nessuna determinazione trimestrale o annuale risulta pubblicata per rendere il suo operato pubblico. Quindi, se il funzionario del settore finanziario, gridava ai debiti dell’amministrazione precedente, non si può di certo dire che non stia facendo del suo meglio per crearne di altri.


Anna Zagara