La festa è “entrata” usa dire a Leonforte.
La festa della Patrona, ora declassata a Patrona&Co., è sentita assai dai leonfortesi e da ogni dove il paesano, che tale è, “s’arricampa” non c’è mare che tenga. Quest’anno poi l’amministrazione Barbera ha fatto cose grosse: luci e archi, che strappano le ombre e tacitano le male lingue. La Gloria quest’estate è tutta nostra! Tanto è il bagliore che il Casale potrebbe spegnere l’illuminazione pubblica e bearsi dei nostri riflessi, pure Enna si domanda “che fu a Leonforte?”. E’ finito il tempo del piagnisteo. Oggi si fa festa e le luminarie lungo il corso rappresentano uno dei pochi spettacoli emozionali e attirano curiosità ed interesse. Pure Musumeci affacciandosi da Palazzo d’Orlèans, con la mano a “pampera” sopra gli occhi offesi da tanto bagliore, ha telefonato per dire “un poco meno Fratelli sennò mi fate sfigurare!”.
Gabriella Grasso