Leonforte: presentato “Lo schiaffo e la guancia” di Gabriella Grasso

Leonforte. Ospiti di Parco Sottarco e condotti dalle parole della professoressa Giovanna Maria, di Rosaria Camiolo e di Angela Riggio la notte di san Lorenzo è cominciata con la storia dei Giusti e dei Redenti, i due racconti di “Lo schiaffo e la guancia”. Due racconti per dire di universale paesanità e di oppressi che interiorizzano le ragioni degli oppressori.
Parrini e fedeli che “amano a Dio e fottono il prossimo” così la professoressa Giovanna Maria, marescialli compiaciuti e restii alla Legge, così Rosaria Camiolo e “pizzini” da girare al padre Pio per domandare una paresi per il capo, cinque chili in meno per le imminenti vacanze estive o la morte liberatrice, così Angela Riggio.

Due racconti per parlare dell’oggi e di noi, del bene e del male, del possibile e del reale. La professoressa Maria ha voluto contestualizzare lo scenario della presentazione con il cunto del palcoscenico tavachino fatto di “scerre” e proiezioni, di furbizie e di brutture che il piano era nel dopo guerra sotto il sindaco Castro che fece bene e bene agì per il suo paese.

Giuliana Di Franco porta voce del collettivo Parco Sottarco ha invitato i presenti a visitare il museo Liardo recentemente inaugurato e frutto di una sinergia eterogenea ma unidirezionalmente finalizzata: le bellezze leonfortesi e di fatti la scelta del piano è stata voluta dagli organizzatori della serata per condividere il progetto di rinascita comunitaria e consapevole. Nel pomeriggio i volontari del collettivo hanno ripulito le pietre del piano per accogliere i tanti che sotto le stelle hanno ascoltato le parole e la musica immaginando la campagna siciliana nel ’46, l’ingiustizia e la resistenza e il viaggio a San Giovanni Rotondo per avere dal santo il miracolo: “i pacchi o Maria, la pensione per il figlio scemo o la gioia di diventare primo cittadino”.

A sottolineare i vari momenti sono stati i passaggi musicali di Ivan e Alessio Lo Gioco e di salvo Coppola, necessari e discreti.