Calascibetta: iniziati i lavori per l’ampliamento del Cimitero, “possibili infiltrazioni malavitosi”? fascicolo alla Procura

Calascibetta. Iniziati, dopo 35 anni di attesa, i lavori di ampliamento del Cimitero comunale. Una promessa annunciata dal sindaco Piero Capizzi e dalla sua squadra di governo durante la campagna elettorale. Il primo obiettivo sarà quello di realizzare le opere di urbanizzazione, progetto redatto dal Genio Civile di Enna, dove i cittadini potranno costruire la loro tomba. Cinquecentomila euro il costo dei lavori che la ditta dovrebbe consegnare nei primi mesi del 2020. Buona parte di questi soldi sono stati già incassati dal Comune e provengono da coloro che, in passato, hanno fatto richiesta di concessione del suolo cimiteriale. “I protagonisti del progetto saranno gli stessi cittadini, i quali verseranno le somme necessarie per ricevere in concessione il suolo dove costruire la loro tomba. Con i soldi che incasseremo, il Comune realizzerà l’ampliamento cimiteriale, ovvero le palificazioni, i viali, la pavimentazione e il verde pubblico”, aveva infatti spiegato lo scorso anno il sindaco Piero Capizzi. Sono oltre 300, dal 1985 a oggi, coloro che hanno fatto istanza per avere la concessione del suolo dove poter costruire le Cappelle o i loculari a vespaio. “Un procedimento- spiega l’assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica, Salvatore Cucci- che porterà i cittadini a costruire direttamente la propria edicola funeraria attraverso i loro tecnici e le loro imprese di fiducia”. I lavori che prevedono la realizzazione delle tombe inizieranno invece nel 2020. Previsto un giro di affari che sfiorerà i due milioni di euro. Una cifra appetitosa sia per le imprese locali, in un momento di difficoltà in cui versa l’economia del paese, sia per quelle dei paesi limitrofi. La polemica, infatti, non si è fatta attendere, soprattutto dopo che una ditta del nisseno, nelle scorse settimane, si era presentata a Calascibetta proponendo loculi e Cappelle prefabbricati. Tutto regolare in un mercato di libera concorrenza, ma la vicenda ha creato dissapori tra le imprese del luogo. La questione è approdata persino in consiglio comunale con la minoranza, formata da Lega e Riunire Calascibetta, che ha proposto la costituzione di una commissione consiliare per “verificare la correttezza e trasparenza dell’apparato burocratico amministrativo, l’assenza di infiltrazioni malavitose e la esistenza delle condizioni di libera concorrenza anche a tutela degli assegnatari del suolo cimiteriale”. Un’idea bocciata dalla maggioranza, la quale, su proposta del presidente del Consiglio Francesco Lo Vetri, ha pensato bene, a seguito di votazione, di mandare le carte dell’iter cimiteriale alla Procura della Repubblica di Enna, ottenendo anche il “si” della minoranza. Proposta, dunque, votata ad unanimità da tutto il Consesso civico. “L’iter dei lavori è stato fatto nella massima trasparenza, ma poiché la minoranza insinua fatti che, se riscontrati, sarebbero gravissimi, abbiamo ritenuto giusto inviare le carte alla Procura”, sono state le parole del presidente del Consiglio comunale, Francesco Lo Vetri, ascoltato dopo i lavori d’Aula. La frase incriminata, che trova posto nella mozione consiliare presentata dall’opposizione, recita: “circolano voci su possibili infiltrazioni “malavitosi” non facilmente verificabili”. Insomma, un’accusa non di poco conto, ma alla data di oggi senza alcun riscontro.

Francesco Librizzi


foto: sepoltura immigrati ignoti nel cimitero di Calascibetta