Enna: tanti esperti alla giornata Mondiale dell’Alzheimer

Enna. Una pallida speranza esiste nella difficile lotta della medicina mondiale per combattere la malattia più terribile che è l’Alzheimer. Speranza per rallentare il suo cammino non certo per debellarla. Gli esperti e i ricercatori che sono intervenuti nella tavola rotonda di domenica mattina hanno cercato di dare delle risposte certe, pur riconoscendo che la materia è difficile da trattare e che ancora oggi a distanza di cento anni dalla individuazione della malattia si è sul campo delle ipotesi e sui tentativi. L’Aima provinciale con la organizzazione della giornata mondiale al Teatro Garibaldi di Enna ha voluto dare delle risposte certe, ha voluto dare un segnale a tutti perché l’Alzheimer è in espansione. I sei esperti Bruno per gli aspetti legali, Caraci per le nuove prospettive terapeutiche, la Greca per la prevenzione, Zappalà per invecchiare meglio, Zappulla per la istituzione di centri diurni, Millia per un esame della situazione in provincia di Enna, hanno cercato di dare un quadro, il più esatto possibile, della malattia sottolineando intanto che Alzheimer o demenza senile sono la stessa cosa perché hanno gli stessi effetti sul malato. Vi è, comunque la necessità che le istituzioni comincino a pensare in termini concreti a come aiutare i malati e le loro famiglie perché la malattia con l’invecchiamento delle popolazioni comincia a diffondersi velocemente e fra cinquanta anni saranno circa 100 milioni i malati di Alzheimer a meno che gli scienziati che stanno lavorando non trovino dei farmaci che abbiano la possibilità di rallentarla o possibilmente di debellarla. Non sarà facile perché si tratta di malattia complessa ma i tentativi, le ricerche sono necessarie. Claudio Milia, direttore del Centro Alzheimer di Piazza Armerina, che ha chiuso gli interventi, ha fatto un quadro difficile della situazione in provincia di Enna con i suoi 2200 malati di demenza con il continuo invecchiamento della popolazione, specie in piccoli comuni come Cerami, Sperlinga con la necessità che l’Azienda sanitaria si muova per cercare di venire in aiuto a chi ha la necessità di essere aiutato. Dall’Azienda sanitaria sino ad ora è arrivato poco o niente in aiuto a chi si batti per aiutare le famiglie e i malati. Nel corso della celebrazione, presente il prefetto Giusi Scaduto, con la quale si sta aprendo un discorso per migliorare la situazione in provincia, è stato distribuito un “Vademecum”, realizzato dal Comitato Scientifico di Aima, un aiuto per le famiglie a far capire loro cosa devono fare in caso di malattia di qualche congiunto.

L’Aima spera di incontrare per la seconda volta, assieme ad Aima Catania e Caltagirone, la sesta commissione sanità della Regione. Il sabato sera è andata in scena la rappresentazione teatrale “Radici” del regista Egidio Termine , che ha fatto riscoprire la Sicilia degli anni ’50.