Parla: Totò Brucculeri alla guida dell’Enna Calcio

Totò Brucculeri, ex allenatore del Città di Gela in serie D poi la società fallita, da due giorni si trova alla guida dell’Enna Calcio con l’obiettivo primario di farla risalire in classifica. L’amicizia che lo lega al ds dell’Enna Gianni Martelo, con cui sono stati assieme proprio a Gela, lo ha convinto ad accettare l’incarico. Le trattative erano iniziate qualche settimana fa. Da due giorni sta dirigendo gli allenamenti della squadra, tutti i giocatori lo stanno seguendo con grande impegno. Compito difficile quello di Brucculeri perché sino a questo momento i gialloverdi si trovano a zero punti, ultimi in classifica e quel che è peggio hanno offerto delle prestazioni modeste ed in qualche caso, come a Mascalucia contro la San Pio X, la prestazione è stata pessima tanto da consentire agli avversari di vincere facilmente addirittura segnando il primo gol dopo 40”. “Si tratta di un compito difficile – esordisce il neo allenatore gialloverde – perché c’è da rimettere in sesto parecchie cose sia dal lato tecnico e dal lato organizzativo di squadra, c’è da dare fiducia a questi ragazzi e soprattutto c’è da dare un gioco valido alla squadra se vuole risalire la classifica di questo difficile campionato. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che tutti remino assieme, che tutti lavorino con impegno e decisi a migliorarsi e a migliorare il rendimento della squadra. Il campionato è difficile ci sono squadre come Paternò, Ragusa e Giarre che hanno delle piazze importanti che puntano al salto di categoria, che hanno varato squadre con giocatori di un certo livello tecnico. Noi puntiamo a salvarci, l’inizio è stato disastroso, ora c’è da correre ai ripari con una certa urgenza perché la squadra tutta ha bisogno del giusto assetto per opporsi agli avversari. Il campionato rimane difficile, è cresciuto dal punto di vista tecnico e quindi bisogna lottare bene”.
– L’Enna nelle gare sin qui disputate ha manifestato poca coesione nei reparti, ingenuità in difesa ed errori di conclusione in attacco, sintomatico il fatto che su 9 gol subiti, ben cinque sono in fotocopia con una difesa che si è fatta sorprendere, mentre l’attacco si ferma sulla trequarti non ha la capacità di verticalizzare?
“Questo è un aspetto che voglio curare moltissimo e vi dedicheremo molto tempo, la difesa dovrà essere il nostro punto di partenza, ci sono dei ragazzi che hanno delle buone qualità, che possono crescere sia sul piano tecnico che sul piano tattico per cui dobbiamo lavorare tutti insieme per cercare di creare una squadra amalgamata che possa giocare bene e fare risultati”.
– Con quale sistema intendi giocare?
Quello che ritengo più idoneo allo stato mi sembra il 4-3-3, ma è chiaro che prima voglio vedere come risponderanno i ragazzi. Oggi e domani specificatamente faremo degli allenamenti per vedere di concreto come si muovono tutti, poi decideremo. L’avversario di domenica, il Santa Croce, è sicuramente avversario difficile; è andato a vincere a Milazzo per cui dobbiamo affrontarlo con decisione, con l’obiettivo di conquistare i primi punti in questo difficile campionato e dare serenità a tutto l’ambiente in questo momento molto sfiduciato.