Asp Enna. Dal CSM di Nicosia un presepe speciale in Vaticano

Facebook, per certi versi, è una fonte immensa di ispirazione. Una ricchezza. Certo, dà voce a tutti, anche e soprattutto a falsità che si bevono I creduloni. Un tam tam che, come si è anche visto, può portare a controllare l’opinione pubblica e a dirottarla, scaraventandola di qua e di là per come gira la bandiera. Ma Facebook è anche l’agorà che dà voce ai piccoli, ai micro. A coloro che fanno la storia, quella però con la “s” minuscola, che non deve essere sottovalutata, ma che rappresenta la forte intelaiatura in cui si innesta la Storia, quella fatta con la “s” maiuscola. Da un certo punto di vista, chi osserva il mondo, deve avere anche la responsabilità e l’umiltà di parlare delle storie di tutti i giorni. Di indagarle, assaporarle, e talvolta scopri delle pietre preziose, delle gemme che sicuramente non cambieranno il corso della Storia, non cambieranno i destini politici delle Nazioni, non fermeranno le guerre. Ma è un assassinio non cogliere queste pietre preziose, custodirle e mostrarle. La ricchezza, quella vera, quella forte nei valori, non deve essere qualcosa di cui vergognarsi, ma un vanto. Una famiglia fondata su dei valori sembra qualcosa di noioso rispetto ai divorzi ultramilionari. Ma è dalla prima che è nata l’Umanità, la Grande Storia. Ma abbandoniamo tutti questi discorsi filosofici, e concentriamoci sulla notizia che viene da un post su Facebook in cui Giuseppe Cuccì, Sindaco di Sperlinga, nonché Direttore del Dipartimento Salute Mentale Asp di Enna, dichiara:
“Un grande onore per il Dipartimento della Salute Mentale dell’ ASP di Enna, essere stati selezionati per esporre in Vaticano il presepe artistico realizzato dagli utenti, operatori e maestri d’arte del terzo settore e del CSM di Nicosia.
Un plauso a tutti….”
Questa è la perla, la gemma preziosa di cui vi parliamo. L’Arte che travalica i confini e esalta tutti, raggiungendo vette sublimi. L’Arte che, come un percorso, cura tutti noi, portandoci a scoprire quell’io scevro da qualunque etichettatura e pregiudizio, ma libero, autodeterminandosi e facendo vedere come tutti noi nella nostra singolarità siamo unici e irripetibili, per certi versi necessari, ma sicuramente preziosi, perché ogni persona, frutto delle proprie circostanze, dei propri pregi, dei propri difetti, diventa tesoro per gli altri. In un’epoca votata alla cultura dello scarto, questo post, questa notizia ci porta a far riflettere che la Cultura, quella vera, non è scarto, ma qualsiasi manifestazione dell’homo faber. E l’Arte diventa risposta anche all’alienazione umana, al nichilismo, al relativismo, perché, essendo forese il mezzo più rivoluzionario tra tutti, rompe le barriere del conformismo, e porta all’attenzione la centralità della persona Umana e nell’economia.
Abbiamo in questi giorni già apprezzato un’altra interessante iniziativa portata avanti dal CSM di Nicosia che, muovendosi nella stessa direzione, ha avuto un consenso unanime, ovvero la mostra Terra e colori di Sicilia degli artisti fotografi del CSM di Nicosia durante la manifestazione de “I Fotografi abbracciano Nicosia”. E oggi siam qui di nuovo testimoni di un altro bellissimo goal segnato da questa formidabile squadra.
Già ci immaginiamo questo presepe in Vaticano: un presepe tra i cento presepi che comunicano speranza: già la speranza il cui centro si trova in un Bambino. E forse questa è la vera Cultura: vedere il mondo con la speranza di un Bambino, apprezzando quindi, come abbiamo detto all’inizio, la piccola storia, telaio della grande.

Alain Calò