“Ci duole informare tutti i fedeli della Parrocchia Sant’Ambrogio, che stamattina è stata recapitata al nostro Parroco, una disposizione per quanto riguarda la soppressione del suono dell’orologio sia nella Chiesa di San Sebastiano Martire, sia in Chiesa Madre.
Tale provvedimento è stato adottato, a seguito di una denuncia fatta dal sig. (…), il quale imperterrito, ha proseguito nel suo percorso contro la Parrocchia, nonostante già da 2 anni si era cercato di venire incontro a tale richiesta, eliminando il suono dei quarti d’ora, visto il disturbo che arrecavano alla persona sopracitata. Tale gesto non è stato apprezzato, da qui la denuncia la quale comporterà per il nostro Parroco, una multa pari a 1000 euro e un’iscrizione al penale.
VOGLIAMO ESPRIMERE LA SOLIDARIETÀ DELLA CONFRATERNITA AL NOSTRO PARROCO ALLO STESSO TEMPO ESPRIMIAMO IL NOSTRO TOTALE DISGUSTO PER TALE SITUAZIONE CHE HA DELL’ INVEROSIMILE E ASSICURIAMO IL NOSTRO IMPEGNO, IN TUTTE LE SEDI, PER IL MALTOLTO.”
E si può solo immaginare che cosa si sia scatenato.
Or ci domandiamo fino a che punto arriva la legge e fino a che punto il buon senso. Forse, ora più che mai, utilizzando questo episodio quasi “da curtigghiu” o uscito dalle pagine di Guareschi, dove al momento Peppone pare stia conducendo il gioco per 1 a 0, dobbiamo riflettere su questo aspetto. Ma intanto, un consiglio a tutti i campanili, orologi a cucù, sveglie, e anche ai galli: statevi zitti che vi potrebbe costare caro… ben 1000 euro!
Alain Calò