Valguarnera. Prima convention coalizione arcobaleno, avversa al sindaco, in vista delle amministrative 2020

Valguarnera. Sono ancora prove tecniche di dialogo, ma se il buon giorno si vede dal mattino alla fine il progetto potrebbe approdare. Agli occhi dei presenti, quella che è stata a più riprese definita dagli avversari politici come corazzata “arcobaleno”, mostra di avere invece, anche con sfumature diverse, un’anima ed una propria identità. Partito Democratico, Forza Italia, L’altra Voce, Meetup 5 Stelle, Verdi e movimento civico, hanno tenuto ieri mattina una convention, mostrando alla vasta platea, in vista delle prossime amministrative di primavera, idee chiare, contenuti ed unità d’intendi. Ma soprattutto grande voglia di riuscirci. “Perché- è stato ripetuto- la posta in palio è molto alta e l’alto senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza ci ha portato a questa scelta. Consci e consapevoli, che in una competizione amministrativa e in un momento così delicato conti relativamente il colore politico e l’ appartenenza partitica, ma quel che conta è un cambio di passo netto col passato. E’ stato questo il refrain che hanno inteso sottolineare in varie riprese gli intervenuti, sia essi appartenenti al centrodestra che al centrosinistra o alla società civile. Con la convention di ieri è stato dato, in sostanza, il via al patto “civico” per Valguarnera, che dovrà misurarsi con la sindaca uscente Francesca Draià, che si ripresenterà alle elezioni. E non sarà di sicuro una competizione facile, considerato che la prima cittadina gode al momento di vasto consenso. Ci riusciranno a comporre una lista unica? Non ci riusciranno? Non è facile poterlo dire, la sensazione è di sì, viste le forti motivazioni messe in mostra. L’intento- così come ripetuto nei vari interventi- è quella di costituire una forte coalizione che ridia dignità e democrazia alle istituzioni, che elabori un progetto amministrativo convincente, che crei opportunità di lavoro, che tracci linee ed indirizzi utili alla collettività. Al tavolo di presidenza Giuseppe Speranza, capogruppo consiliare de “L’Altra Voce”, Concetta Dragà, capogruppo consiliare di FI, Fabio Arena, capogruppo consiliare del PD, Alfonso Gambacurta portavoce provinciale dei Verdi, Angela Paladino portavoce locale del meetup 5 Stelle, Carlo Garofalo e Angelo Bruno in rappresentanza del comitato civico. Lunga e articolata la disamina amministrativa degli ultimi 5 anni targati Draià. Sotto la lente di ingrandimento in particolare, il problema riguardante il poliambulatorio e il suo spostamento in contrada Marcato, i rapporti conflittuali perenni tra maggioranza ed opposizione, la democrazia e la libertà di pensiero- sottolineate da Giuseppe Speranza e Concetta Dragà- la mancanza di progettualità amministrativa, il problema acqua e rifiuti trattati da Carlo Garofalo- le scoperture di Cassa ( oltre un milione) trattato dall’ex sindaco Sebo Leanza, il ruolo sempre più influente dei funzionari all’interno dell’Ente, le spese legali alle stelle, i contenziosi, le feste… i fuochi d’artificio … e tanto altro.

Rino Caltagirone