A Leonforte è passato Di Maio, qualcosa al paese si muove, con la benedizione di Miccichè

Di Maio a Leonforte ha ascoltato, distrattamente, un profluvio di parole sulla Tagliata occlusa e i problemi che ne derivano. Alla fine, esausto, ha firmato un fogliettino di impegno per finanziare i lavori necessari a salvare il paese da una possibile alluvione. Vedremo, intanto qualcosa al paese si muove, con la benedizione di Miccichè. Cos’è? Un nome? Un luogo? Una scuola di partito con putìa annessa. Putìa ammantata di passato minerario e nostalgia verghiana? Il luogo accolse tanti lavoratori ieri, oggi vuole abbracciare i fuoriusciti dalla moribonda Forza Italia o i leghisti senza Lega, perché la Sicilia non si lega? Cos’è? Un modo per esserci sempre e comunque perché questo o quello pari sono? Vedremo. Tanto ancora però è successo. Sul Canale 814, Bella TV, il noto cantante e venditore di musicassette Zinna, accanto al sindaco Barbera, ha ricordato i tempi che l’hanno visto protagonista di Leonforte e elogiato anche dall’assessore Pioppo ha azzardato una richiesta: una via a suo nome, per i tanti servigi resi al paese: musica, allegria e carnevale. Considerando che solo ai trapassati può essere concessa una via, speriamo che i presenti abbiano usato i necessari riti apotropaici per scongiurarne l’imminente evento. E anche in questo caso, vedremo. Sarà Leonforte arricchito di una nuova via intitolata al menestrello neomelodico? Sarà Leonforte fucina di nuove gabbane su vecchi volti pronti a cavalcare l’indomita Trinacria? Vedremo.