Stabilizzazione dei 97 precari del Libero Consorzio di Enna, Cisl Fp: “Regione chiarisca se esistono impedimenti normativi”

Stabilizzazione del personale precario del Libero Consorzio di Enna, la Cisl Fp chiede all’Assessorato regionale Autonomie locali, all’ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana e all’Aran Sicilia un’interpretazione autentica alle normative oggi vigenti e chiede l’individuazione di eventuali cause ostative al processo di trasformazione dei contratti a tempo determinato.
La lettera, inviata nella mattinata di oggi, è firmata dal segretario generale della Cisl Fp delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, Floriana Russo Introito, dal segretario territoriale di Caltanissetta Assunta Tolentino e dal segretario territoriale di Enna Gianluca Vancheri.
Nel documento, dopo un excursus di tutti i riferimenti normativi più recenti sul tema del personale delle ex Province, si chiede alla Regione, “considerato il confuso quadro normativo”, di voler chiarire gli effettivi campi di applicazione della leggi regionali 8/2018 e 27/2016, in particolare se queste riguardino (e in che misura) le risorse umane dei Liberi consorzi. Non solo, i segretari chiedono che “ove fossero ritenute esistenti eventuali cause ostative ai detti processi di stabilizzazione” la Regione provveda ad “individuare possibili percorsi alternativi, al fine di salvaguardare i rapporti di lavoro del personale precario delle ex Province”.
Questo tenendo comunque conto del fatto che i precari dei Liberi consorzi sono in proroga differentemente dagli altri lavoratori con contratto a tempo determinato solo fino al 31 dicembre 2019, che i processi di stabilizzazione debbono necessariamente essere avviati e conclusi entro la fine del 2020 e che il Libero consorzio di Enna, così come altre ex Province e le città metropolitane, è stato autorizzato a “predisporre un bilancio di previsione solo annuale per l’anno 2019”.