Sequestrato intero patrimonio immobiliare ad imprenditore originario di Troina, coinvolto nell’operazione “DISCOVERY2”

BARBERA Salvatore

Sequestrato dalle fiamme gialle di Enna, in esecuzione di un decreto del Tribunale di Caltanissetta – Sezione Misure di Prevenzione – adottato ai sensi del codice antimafia – l’intero patrimonio immobiliare nella disponibilità di Barbera Salvatore, di anni 50, detto Pippo u randazzisi, imprenditore originario del comune di Troina, coinvolto nell’operazione denominata “DISCOVERY2”

Il provvedimento ablativo in parola ha riguardato ben 4 fabbricati e 19 appezzamenti di terreno tutti ricadenti in territorio di Troina, per un valore di centinaia di migliaia di euro.

Già sottoposto a misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e tuttora detenuto per il reato – tra gli altri – di associazione mafiosa – in forza della condanna a 13 anni di carcere confermata nel mese di novembre u.s. dalla Corte di Appello di Caltanissetta, è stato ritenuto connotato da una pericolosità sociale – qualificata dall’appartenenza alla criminalità organizzata “Cosa Nostra” operante nel territorio di Troina, legata al clan catanese Santapaola.

Al riguardo i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria alla sede, coordinati dal Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Caltanissetta – Direzione Distrettuale Antimafia, Dr. Santi Roberto Condorelli – valorizzando le funzioni proprie della Guardia di Finanza nella prevenzione e contrasto ad ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico del Paese, e di aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati – attraverso articolate e complesse indagini, dimostravano che Barbera Salvatore aveva destinato i proventi derivanti dalle molteplici attività illecite, nell’acquisizione di beni immobili, molti dei quali cointestati con terzi sodali dell’organizzazione mafiosa.

Il solido quadro indiziario fornito dalle Fiamme Gialle all’Autorità Giudiziaria è stato ritenuto idoneo a consentire il sequestro dei patrimoni di origine illecita.

In particolare, l’analisi attenta e meticolosa della documentazione acquisita ha permesso di evidenziare come tale patrimonio immobiliare sia stato ritenuto, dai militari operanti, in evidente sproporzione rispetto ai modesti redditi dichiarati. Tali valutazioni sono state fatte proprie dal Tribunale nisseno che, in accoglimento della proposta di sequestro in argomento, ha emesso il provvedimento cui è stata data recente esecuzione. I beni sopra menzionati sono stati affidati ad un amministratore giudiziario incaricato dal Tribunale.

Il provvedimento eseguito testimonia, ancora una volta, la costante ed incessante azione della Guardia di Finanza di Enna, svolta in conformità alle direttive strategiche fissate dal Comando Generale – nella funzione di polizia economico finanziaria a forte vocazione sociale – a contrasto della criminalità organizzata ed ai tentativi di inquinamento dell’economia legale, con effetti distorsivi sulla libera concorrenza, in pregiudizio degli operatori rispettosi delle regole.

news di riferimento:

Operazioni Discovery e Discovery 2, ai facenti parte di due gruppi criminali operanti a Troina ed Enna: inflitte pesanti condanne