Piazza Armerina. Tari o non Tari, questo è il problema…..

Piazza Armerina. Pagare le tasse per molti cittadini è veramente un problema, lo diventa ancor di più quando queste vengono recapitate con la data di scadenza andata oltre a quella della consegna. E così molti cittadini, perlopiù anziani, entrano nel panico pensando ad eventuali sanzioni per il ritardato pagamento, pur non essendone colpevoli. Molti cittadini, del comune di Piazza Armerina, lamentano anche, il recapito della Tari non solo con la data di scadenza superata, ma bollette già pagate. Nel primo caso, siamo di fronte ad un problema economico per l’ente in quanto avrebbe già determinato un ritardo per le casse comunali che, sostengono un costo del servizio per la raccolta dei rifiuti di € 3.800.000,00 che, dovrebbe essere coperto interamente dai contribuenti. Il consiglio comunale con delibera n. 17 del 30/04/2019 ha approvato il piano delle scadenze TARI 2019, 30/04, 30/06, 31/08 e 30/11/2019, prima ancora dell’approvazione in consiglio, il responsabile del settore Tributi, ha ben pensato a variare la scadenza della prima rata posticipandola al 20/05/2019, creando non pochi dubbi all’interno dell’aula consigliare sulla legittimità di tale scelta e degli stessi avvisi. Molti di questi avvisi bonari, così chiamati, potrebbero essere oggetto di ricorso tributario o addirittura non pervernirne il pagamento, creando comunque un danno alle casse comunali, ritardandone l’incasso. Purtroppo, anche la 4° rata della Tari 2019, relativa al conguaglio, per alcuni cittadini, direi “molti”, è stata recapitata in ritardo ed in molti sono ancora oggi, a non averla neanche ricevuta… il voler supporre che siano state inviate in ritardo non arreca danno alla mia tesi, ma alle casse del nostro comune sì, ci sarebbe da pensare se sia stata un decisione volontaria o dettata da chissà quale difficoltà, in considerazione del fatto che l’invio delle bollette, fra acconto e saldo, al nostro ente stia costando la bellezza di Euro 40.000 circa. Purtroppo, per cause non addebitabili di certo a questo settore, il nostro comune soffre anche a causa del blocco dei trasferimenti ben Euro 4.000.000, per la mancata approvazione del bilancio 2018, per un disavanzo di oltre Euro 10.000.000 approvato con il rendiconto 2017, con un piano di riequilibrio decennale approvato con delibera del C.C. n.37 del 2/9/2019 e contare sulle entrate dei tributi è cosa buona e giusta. Altro caso, è l’invio di bollette già pagate, non solo l’invio ha un costo per l’ente ma crea un disservizio allo stesso ufficio che, deve per forza di cose relazionare con l’utente costretto, per un mero errore dell’ufficio tributi, recarsi in comune per la soluzione al problema. Tutto ciò appare inverosimile, il servizio Tributi dovrebbe svolgere al meglio la riscossione dei tributi, migliorare il servizio per potenziare le entrate proprie dell’ente e svolgere un accurato controllo per tutti i tributi non riscossi e far pagare chi non paga. A tal proposito, è stato approvato in Consiglio Comunale, il regolamento comunale relativo alle modalità di esercizio del ravvedimento operoso in materia di tributi locali; tale regolamento che entrerà in vigore il primo Gennaio 2020, darà la possibilità ad ogni soggetto con un carico arretrato di tributi poterli pagare facendo conciliare le proprie esigenze economiche. Purtroppo però, ci potrebbe essere la possibilità che, con la finanziaria del 2020, tutto cambi nuovamente. Ad oggi, si deve sottolineare che questi ritardi, hanno arrecato danno alle casse comunali in vista del fatto che le prime somme di tali pagamenti arriveranno non prima del prossimo anno, ma intanto i 3.800.000 di euro sono già stati pagati.
Anna Zagara