A Troina nascerà la prima fattoria sociale didattica per l’inclusione sociale

Troina – Un importante passo avanti verso l’integrazione delle persone con disabilità. Su iniziativa nata dall’azienda agricola troinese “Agrima”, appartenente al gruppo Oasi Maria SS. di Troina, nascerà la prima fattoria sociale didattica per l’inclusione sociale. Negli anni tanti piccoli passi e adesso, grazie ad un finanziamento regionale del Dipartimento dell’Agricoltura per un importo complessivo di 200 mila euro, l’obiettivo diventa concreto. L’azienda potrà riqualificare un edificio a circa dodici chilometri da Troina, a ridosso della SS 575, in contrada “San Francesco”.
Due gli edifici esistenti che saranno completamente ristrutturati e disposti su due livelli. Il primo sarà adibito a sala degustazione/ristorante in grado di accogliere 80 commensali, nel secondo saranno invece organizzate tutte le attività sociali e soprattutto didattiche.
Si prevede di dotare le camere di LIM, di videoproiettori, di laboratori per la preparazione del pane, delle conserve per la manipolazione degli alimenti che serviranno allo svolgimento dell’attività didattica.
Inoltre, si realizzerà un agri-asilo con aree a verde intorno al fabbricato, in modo da creare un museo naturale ovvero un interessante percorso culturale organizzato con una struttura informativa dotata di tavole ed etichette che specificheranno i caratteri di ogni esemplare. L’attività ricettiva dell’azienda è anche rivolta soprattutto a portatori di varie disabilità e per ciò è prevista una zona destinata agli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA). Quest’ultima iniziativa nasce dalla constatazione di una scarsa presenza sul territorio provinciale di centri specializzati per questo tipo di attività.
La fattoria sarà servita con impianti fotovoltaici e solari termici, mentre i liquami saranno smaltiti attraverso impianti naturali di fitodepurazione.
“Si tratta di un nuovo e importante progetto che guarda al futuro – dice l’amministratore unico della società Agrima, Giuseppe Ferrarello -. La fattoria sociale didattica sarà un luogo dove deboli e forti – così come auspicava il compianto fondatore dell’Oasi padre Luigi Ferlauto – saranno protagonisti della loro crescita individuale e lavorativa ed esempio concreto di come una società inserita nell’ambito del sistema Oasi, e con una attività prevalentemente agricola, può diventare strumento di integrazione per persone con disabilità intellettiva e promozione umana”.
Per don Silvio Rotondo – presidente dell’Irccs Oasi di Troina – “questa iniziativa contribuisce a dare all’attività di riabilitazione del nostro Istituto un sapore tutto nuovo.
Sappiamo che gli animali aiutano molto i ragazzi grazie al legame che riescono a far nascere, e dunque contribuiremo all’acquisizione di una profonda autonomia nell’ambito della loro disabilità. Ciò consentirà inoltre, che noi, come Istituto, diventiamo punto di riferimento per il nostro territorio provinciale e anche oltre, perché la fattoria aiuterà pure persone esterne alla nostra struttura, penso alle scuole ad esempio che speriamo di coinvolgere da tutta la Sicilia, affinché si possa recuperare il rapporto con la natura che si è perso da parecchio tempo. Poter fare un’esperienza del genere in questa realtà metterà a contatto i ragazzi sia con la natura, sia con i nostri disabili e sarà certamente un percorso di crescita umano e valoriale. Inoltre, sarà anche un’esperienza di tipo spirituale, perché è importante far percepire ai ragazzi il concetto del Creato – come ci ricorda Papa Francesco – come una casa comune, che va rispettata da parte di tutti, e che dobbiamo avere a cuore, per poterla consegnare proprio partendo dalle piccole cose come queste semplici iniziative, alle generazioni future. Colgo l’occasione per ringraziare tutto coloro che a vari livelli, ieri come oggi, hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo”.

P.s. Nella foto l’edificio che sarà trasformato in fattoria sociale/didattica.