A conclusione delle feste Leonforte ha rischiato di volare via

A conclusione delle feste Leonforte ha rischiato di volare via. Forti raffiche di maestrale, che in alcuni casi hanno anche superato i 100 km/h hanno flagellato la Sicilia, la notte fra il 5 e il 6 gennaio. Danni ingenti un po’ ovunque, ma per fortuna nessun ferito. Tanti hanno creduto di vedere Toto e molti hanno sperato di ritrovarsi nella città di Smeraldo, lontano da spaventapasseri desiderosi di un cervello e uomini di “lanna” vogliosi di passioni e non solo di interessi. E nonostante in una notte d’inverno il vento ha provato a portarlo altrove, Leonforte è rimasto ben saldo ai piedi del Cernigliere: rosicchiato dal cemento e sempre più minaccioso. Al Nord sono tornati su quattro ruote e non certo in volo i tantissimi paesani; emigrati in quella parte del Paese che li usa, ma non li accoglie. Torneranno in estate a trovare quelli che restano e resistono. La Befana a questi ultimi un regalo l’ha fatto: ha beffato la ZTL oscurando il semaforo all’incrocio C.so Umberto -Via Stazione. Nella sera del 6 il semaforo a inizio Corso Umberto, acceso per indicare la zona a traffico limitato, era spento mentre acceso era il secondo semaforo quello all’incrocio C.so Umberto-Via Fiume. “E ora?” In tanti si sono chiesti “Multa o non multa?” L’amletico dubbio è stato chiarito dai vigli urbani. Non verrà elevata alcuna multa a quanti hanno superato il primo semaforo perché guasto e dunque incontrovertibilmente spento, al limite si farà a mezzo: mezza multa la paga il mezzo trasgressore e l’altra mezza il mezzo tutore. I leonfortesi pagheranno tutto il resto anche quello che i casaloti “schifiano”. Il Consiglio comunale di Nissoria ha deciso infatti di tirarsi fuori dalla Società “LeoniAmbiente” per la gestione integrata dei rifiuti mentre Leonforte resta e accetta rincari non ancora quantificabili. Buon inizio ventennio paesani.

Gabriella Grasso