Giacomo Lisacchi
“Ancora una volta riceviamo conferma della correttezza del nostro operato dalla magistratura“. Lo dichiarano i consiglieri comunalidel Movimento 5 Stelle Cinzia Amato e Davide Solfato, i quali sottolineano che: “Contrariamente a quanto affermato in un articolo di stampa, ci siamo da tempo occupati della questione della riduzione della tariffa Tari per le zone non servite”. “Più precisamente”, precisa Solfato, “già dallo scorso settembre 2019, in II Commissione avevo rilevato l’opportunità di modificare l’art. 38 comma 4 del Regolamento IUC, laddove prevedeva la necessaria preventiva comunicazione da parte del contribuente di trovarsi in una zona non servita, ai fini dell’applicazione allo stesso della riduzione della Tari. Lamentavo, in particolare, il fatto che dovesse essere il Comune a sapere se la zona è servita oppure no, soprattutto per non penalizzare gli utenti che non godono di un servizio Non siamo mai stati convinti della risposta fornitaci dagli uffici in quell’occasione, in persona del dott. Lipari, nonché da alcuni componenti della maggioranza, che ribadivano l’obbligo dichiarativo, come è possibile riscontrare dalla lettura dei verbali di commissione. E le recenti sentenze della Commissione tributaria provinciale hanno supportato le nostre ragioni”. “Inoltre – prosegue – in data 13 settembre 2018, abbiamo denunciato alla Corte dei Conti l’arbitraria revoca da parte dell’Ente comunale della riduzione in questione alle zone non servite ancor prima che il servizio di raccolta differenziata porta a porta entrasse in vigore”. “Anche durante i lavori in IV Commissione”, aggiunge Cinzia Amato, “ho ribadito la necessità di una modifica del Regolamento relativamente all’art. 38. Ho inoltre lamentato, lo scorso febbraio 2019, l’indiscriminata emanazione di avvisi di pagamento Tari effettuata nel dicembre 2018 a 20.000 utenti, senza tener in alcuna considerazione chi aveva già pagato, chi aveva proposto ricorso e chi aveva una sentenza favorevole, e che questo aveva comportato un enorme disagio per la cittadinanza che, puntualmente, si è ripresentato quest’anno, nonostante lo scorso anno ben 7.000 cartelle risultarono errate. Proprio questa mattina in IV commissione, ho fatto presente questa situazione all’assessore del bilancio presente, lamentando che non riteniamo giustificabile l’esimente utilizzato dall’Amministrazione, ossia la non corretta trasmissione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate, atteso che è la stessa utilizzata lo scorso anno, senza che nelle more si sia cercato di prevenire il problema”. “E’ chiaro che la materia dei rifiuti è ampia e complessa”, concludono i due portavoce, “ma il sistema attuato dall’Amministrazione Dipietro sta dimostrando giorno per giorno tutte le sue debolezze, a dispetto dagli slogan propinati alla cittadinanza, come dimostrano invece le sentenze di condanna”.