Coronavirus, direttore sanitario Asp Enna, dott. Cassarà: pronti ad eventuali emergenze

Al Direttore Sanitario dell’Asp di Enna, il dott. Emanuele Cassarà, abbiamo chiesto come l’entroterra si sta preparando all’emergenza. “Riceviamo quotidianamente e dal Ministero e dall’Assessorato direttive in merito e ci atteniamo a esse rigorosamente, e regolarmente e celermente trasmettiamo a tutti gli organi provinciali preposti”. I sintomi più comuni di un’infezione da coronavirus nell’uomo includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave e insufficienza renale. In caso di sospetto bisogna chiamare il 1500 per evitare di diffondere l’infezione negli studi medici e nei P.S.
L’Umberto I aveva già individuato ai tempi dell’Aviaria una zona isolata per la cura degli infetti e questa stessa area verrà usata in caso di necessità, in quanto il personale sia medico che infermeristicoo è sicuramente preparato all’emergenza – continua il dott. Emanuele Cassarà – le analisi sospette comunque verrebbero mandate immediatamente allo Spallanzani e poi si procederebbe secondo le indicazioni assessoriali.

I casi di Coronavirus (Covid 19) hanno scatenato panico e negazionismo. I medici di base cosa dicono? Alla dottoressa Nunzia Maria abbiamo posto qualche domanda. “Sto documentandomi perché le informazioni sono molteplici e spesso contraddittorie. Certo è che la diffusibilità è alta, ma la mortalità è bassa. In Cina, a oggi il Paese piu’ colpito è del 3%, come una normale influenza stagionale. Colpisce soprattutto gli over 60. Viene tramessa con goccioline di saliva, quindi evitare contatti diretti con persone che presentata sintomi influenzali ed evitare luoghi affollati. Ci hanno comunicato che a Leonforte, Nicosia, Piazza Armerina ed Enna ci saranno centri preposti a fare informazioni, ma ancora tutto è in fieri”. L’assessore regionale alla Salute della Sicilia, Ruggero Razza, ha ribadito “l’assoluta serenità della situazione in Sicilia” e ha convocato una riunione dell’unità di crisi sul Coronavirus. Il vertice si terrà domani alle 9.30 a Catania presso il Palazzo della Regione. “Le raccomandazioni che abbiamo fatto già nelle scorse settimane – afferma Razza – che ricalcano le direttive contenute nelle linee guida del Ministero della Salute, rimangono immutate. In caso di necessità è sempre opportuno contattare il medico di famiglia o i numeri dedicati: il 112 oppure il numero verde 1500 predisposto dal Ministero”. Volevamo credere che il virus interessasse solo i cinesi e pensavamo che insultarli servisse a fermare un virus con un elevatissimo livello di trasmissibilità. Già prima dei casi noti in Cina, il virus era uscito dalla provincia di Hubei e toccato l’Iran, il Giappone, la Corea. Per quale motivo avrebbe dovuto risparmiare l’Italia? Nei prossimi giorni, presumibilmente, saranno suggerite una serie di linee guida proposte dalle organizzazioni internazionali che saranno recepite dallo Stato, dalle Regioni, dai Comuni. E occorrerà rispettarle. Le polemiche propagandistiche lasciamole in quarantena.

a cura Gabriella Grasso



Il nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) responsabile dell’epidemia di infezione polmonare in Cina è stato isolato lo scorso 7 gennaio: la sua ‘azione’ di contagio avviene in larga misura attraverso contatti ravvicinati con un soggetto infetto, ma alcune misure possono aiutare a prevenirne la trasmissione. Covid-19 è il nome dato alla malattia causata dal nuovo virus.

Ecco un vademecum con i consigli dell’Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani, ministero della Salute e Istituto superiore sanità.

– IL CONTAGIO: è stato causato dalla trasmissione del virus da animale a uomo, non a caso l’epicentro dell’epidemia è un mercato della città cinese di Wuhan dove venivano venduti anche animali selvatici vivi. È stata inoltre dimostrata la trasmissione interumana del virus, anche al di fuori dalla Cina.

– COME PROTEGGERSI: il Sars-CoV-2, come altri coronavirus, si trasmette attraverso le goccioline del respiro della persona infetta, che possono essere trasmesse con la tosse o gli starnuti, oppure tramite contatto diretto personale, oppure toccandosi la bocca, il naso o gli occhi con mani contaminate. Per questo motivo, è importante evitare uno stretto contatto con le persone che hanno febbre, tossiscono o hanno altri sintomi respiratori. In termini pratici, è raccomandabile mantenersi ad una distanza di almeno un metro da persone che tossiscono, starnutiscono o hanno la febbre, e lavarsi frequentemente le mani con sapone o con una soluzione alcolica. Coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce e non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico. Si consiglia anche di pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol e di usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi. Va contattato il Numero Verde 1500 del ministero della Salute se si ha febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

– LA MORTALITA’: questo virus può causare sintomi lievi, simil-influenzali, ma anche malattie gravi. Al momento il tasso di mortalità complessiva sarebbe di circa il 2,3%.

– COSA FARE SE SI PENSA DI AVER CONTRATTO IL VIRUS: perché vi sia un caso sospetto di coronavirus il paziente deve presentare sintomi di tosse e/o mal di gola e/o difficoltà respiratorie; e inoltre, nei 14 giorni precedenti all’insorgere dei sintomi, deve aver effettuato almeno una di queste attività: aver avuto contatti ravvicinati con un caso confermato o probabile COVID-19; aver viaggiato in aree dove vi sia la trasmissione del virus; aver visitato o aver lavorato in ambienti sanitari nei quali erano curati pazienti affetti da COVID-19. Se un paziente dovesse rientrare in tali condizioni, deve: contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500; indossare una mascherina chirurgica se entra in contatto con altre persone; utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.

– I SINTOMI DEL COVID-19 E COME SI CURA: i sintomi sono di tipo respiratorio: febbre, tosse, raffreddore, mal di gola, affaticamento polmonare. Al momento non ci sono terapie specifiche: la malattia si cura come i casi di influenza. Nei casi più gravi ai pazienti viene praticato il supporto meccanico alla respirazione. Sulla base dei dati disponibili, l’Oms ha suggerito una terapia antivirale sperimentale, correntemente utilizzata anche allo Spallanzani, basata su due farmaci: il lopinavir/ritonavir, un antivirale utilizzato per la infezione da HIV e che mostra attività antivirale anche sui coronavirus, ed il remdesivir, un antivirale già utilizzato per la malattia da Virus Ebola. Non esiste un vaccino contro il Sars-Cov-2.

– L’ISOLAMENTO: l’ordinanza emanata oggi dal ministro della Salute Roberto Speranza, dopo i sei casi rilevati in Lombardia, prevede l’obbligo di quarantena “fiduciaria” domiciliare per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni e “sorveglianza attiva” per chi è stato nelle aree a rischio, cioè nel paese asiatico, con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali al proprio rientro in Italia.