– monitoraggio e sistema di verifica dei tamponi, con indicazione del numero di tamponi effettuati, del numero di personale SSR sottoposto a tampone (giusto Dprs del19.marzo), dei tempi di risultato e relativo protocollo di messa in sicurezza dell’operatore positivo. Al riguardo di produrre e aggiornare apposito registro tamponi da rendere accessibile sul sito web aziendale, avendo cautela di non inserire dati sensibili o tutelati dalla privacy, recante le modalità di verifica, il personale sottoposto, i tempi di risultato e la eventuale sostituzione;
– di utilizzare il 5% del fondo della produttività collettiva del personale di comparto per specifico progetto covid , al fine di potere incentivare il reclutamento di personale da impiegare nelle aree covid e compensare tramite perfomance individuale l’attività effettivamente resa da ogni singola qualifica investita da parametrare in modo progressivo al rischio (es. incremento del 10% del tabellare al netto di oneri aggiuntivi per aree covid verde, 20% aree covid gialle e 30% aree covid rosse), per tutta la durata della emergenza covid. comprendendo ogni figura e ruolo ( infermieri, oss , tsrm, amministrativi ecc) per effettivo turno e incrementate per esposizione al rischio
3.Di estendere la indennità di rischio infettivo a tutto il personale esposto al rischio infettivo Sanitari Tecnici ed Amministrativi;
Tanto si rende necessario e urgente, non solo per dare tutela e prevenzione agli operatori esposti ma per gratificare chi, in pieno spirito della Perfomance individuale, con abnegazione e sacrificio si sta prodigando in turni estenuanti, esponendosi consapevolmente al rischio di infezione ed anche quale strumento incentivante al reclutamento volontario di forza lavoro da impiegare alla lotta covid, concludono i segretari FP Cgil – Domenico La Spina, Cisl Fp – Giovanni Luca Vancheri, Fials Confsal – Salvatore Mancuso Prizzitano, Nursing Up – Antonio Scardilli, Nursind – Milko Pavone.