Il calcio dilettantistico in stand-by, nessuna iniziativa concreta

Il calcio dilettantistico siciliano (dalla Eccellenza alla terza categoria) a distanza di due mesi dal suo fermo per colpa del coronavirus non riesce a darsi un indirizzo ben preciso, aspetta le decisioni dall’altra, principalmente dalla Lega nazionale dilettanti, anch’essa in ambasce. Qualunque sia la soluzione c’è da sottolineare che, comunque, l’Enna Calcio di Roberto Torregrossa ha conquistato la sua salvezza ed il prossimo anno continuerà a giocare nel campionato di Eccellenza, che rimane un campionato tecnicamente valido e dove la squadra gialloverde potrebbe anche parteciparvi con risultati accettabili, diversi da quelli rimediati nel campionato appena sospesa per la pandemia. Roberto Torregrossa, ultimo allenatore dei gialloverdi, è riuscito ad ottenere dei buoni risultati per cui la sua conferma alla guida della squadra dovrebbe essere un atto certo. Allo stato attuale ad Enna sono rimasti ovviamente i giocatori locali ed i tre argentini che ancora non hanno avuto la possibilità di rientrare in patria. “Abbiamo tentato all’inizio di tenere tutti in piena efficienza con un programma individuale – dice Roberto Torregrossa – solo che i tempi si sono allungati e la speranza di riattivare il campionato è sicuramente difficile; si parla di cristallizzazione della classifica ed in queste condizioni l’Enna sarebbe, comunque, salva, potrebbero retrocedere le ultime due e dalla promozione arriverebbe la prima in classifica. Ancora è tutto fermo, il presidente regionale Lo Presti aspetta le decisioni da parte della Lega Nazionale Dilettanti, ma bisogna far presto perché le squadre devono sapere come devono comportarsi per il prossimo futuro non dimenticando che ci saranno problemi di carattere finanziario perché tanti sponsor hanno rinunziato e si potrebbero verificare altre rinunzie”. Qualcosa a maggio dovrà succedere ed allora si saprà con certezza quale sarà il futuro del calcio dilettantistico siciliano.