PD Enna: cosa ostacola il ritorno alla normalità all’ospedale Umberto I

Vittorio Di Gangi, segretario provinciale del PD di Enna, torna a richiamare all’attenzione la mancata normalizzazione del nosocomio ennese, chiedendo “qual’è il freno che non permette di ritornare a garantire, all’Umberto I, l’assistenza ai pazienti con patologie non covid?. Questa la nota stampa:
“Il diritto alla salute e alle cure va garantito a tutti.
Dopo quasi un mese rivolgiamo ai vertici dell’ASP di Enna la stessa domanda di allora.
Quando sarà possibile il ritorno alla normalità dell’attività ospedaliera all’Umberto I di Enna?
L’Ospedale di Enna ha affrontato la fase tumultuosa del COVID. E lo ha fatto con efficacia. I tre reparti approntati che hanno gestito le varie fasi di questa pandemia, sono stati punti di riferimento del territorio provinciale.
Era il 27 aprile quando ipotizzavamo la chiusura di 2 dei 3 reparti COVID per ridare vita a quei reparti sospesi e rispondere alle esigenze di salute di tutti i pazienti. Allora i ricoverati complessivi, alcuni dei quali in attesa della negativizzazione dei tamponi, erano circa 40.
Da alcuni giorni si sono svuotati gli spazi della semintensiva e del covid 1. Nell’ultima settimana il numero dei ricoverati COVID è stato sempre sotto le 10 unità e in atto vi è un solo ricoverato, gestito da quel reparto che è stato etichettato covid 2. Un riarrangiamento del reparto di medicina, che, in questo modo, non può garantire la sua degenza ordinaria. Anche le attività ambulatoriali, di diabetologia, di pneumologia, di endocrinologia, di medicina interna sono sospese. Così ad essere penalizzati sono i pazienti di queste branche internistiche e non solo. Pazienti con patologie croniche che non hanno punti di riferimento. Sono passati più di quindici giorni dalla fine del lockdown e la situazione, fortunatamente, continua ad essere sotto controllo”.