L’Italrugby riparte da Smith, Gavazzi “Otterremo risultati”

La Nazionale italiana di rugby riparte da Franco Smith. Il commissario tecnico è stato confermato dal Consiglio Federale dello scorso 29 maggio per tutto il prossimo quadriennio, sino al 2024. Nella video-conferenza stampa organizzata dalla Federazione Italiana Rugby è stato presentato lo staff della Nazionale maggiore maschile: “Abbiamo completato e definito lo staff per il prossimo quadriennio inserendo, oltre alla riconferma di Franco Smith come responsabile tecnico, altre figure di supporto – ha dichiarato il presidente della Fir, Alfredo Gavazzi – riteniamo che lo staff sia abbastanza completo. Vorrei fare gli auguri a tutti loro, in modo particolare a Franco Smith che dirige questo gruppo. Sono fiducioso che otterranno buone prestazioni e che faranno crescere il rugby italiano”. Smith, 47 anni, ha ricoperto il ruolo di capo allenatore degli azzurri, in via temporanea, a partire dal novembre 2019 dopo essere stato originariamente reclutato dalla Fir come tecnico dei tre-quarti dell’Italia. “Voglio ringraziare il presidente e tutte le persone che mi hanno dato fiducia: è un orgoglio essere qui oggi – ha detto Smith – Cercheremo di costruire un nuovo Dna, lavoreremo ogni giorno con i giocatori per questo, cercheremo di essere imprevedibili in campo e avere un’etica del lavoro altissima sia in campo che fuori dal campo. Noi faremo di tutto per vincere, bisogna essere più fisici e per arrivare a questo bisogna lavorare duro”. Il tecnico sudafricano potrà contare sulla collaborazione degli assistenti allenatori Giampiero De Carli (avanti, confermato), Marius Goosen (difesa, confermato), Corrado Pilat (skills, nuovo), Alessandro Troncon (trequarti, nuovo) e dei preparatori Quintin Kruger (nuovo) e Giovanni Sanguin (confermato). Al momento della sospensione delle attività per via della pandemia di Covid-19, la Nazionale aveva giocato e perso le prime tre partite del Sei Nazioni contro Galles, Francia e Scozia. Il torneo potrebbe riprendere ad ottobre con gli azzurri che dovranno affrontare Irlanda e Inghilterra. “La pandemia non è stato un aspetto positivo – ha sottolineato Gavazzi – Quando si è in difficoltà il superamento porta ad una crescita, questo lo insegna la storia e la vita delle aziende. Dopo il completamento del Sei Nazioni, a novembre, si dovrebbero svolgere i test match d’autunno ma ci sono di mezzo i viaggi intercontinentali. Sono portato all’ottimismo e spero che questa situazione progressivamente si risolva. E’ una speranza che mi cullo dentro”. In ogni caso si sta discutendo per un piano B: “Stiamo verificando – ha concluso il numero uno federale – la possibilità di avere una competizione alternativa rispetto ai test di novembre, ma ci sono in ballo situazioni importanti per quanto riguarda sponsorizzazioni e diritti televisivi”.
(ITALPRESS).