Troina in movimento chiede chiarimenti sulla querelle tra Comune e Oasi sulla requisizione dell’hotel Costellazioni

Il gruppo consiliare di Troina in movimento sollecita chiarimenti sulla querelle tra il ragioniere generale del comune di Troina, Gabriele Caputo, e il presidente dell’Oasi Maria SS, Silvio Rotondo, sui chi deve pagare le spese per la requisizione dell’albergo Costellazioni della Cittadella dell’Oasi. La requisizione di quest’albergo l’aveva disposta il sindaco Fabio Venezia per quattro giorni dal 19 al 22 marzo per metterci in isolamento i dipendenti dell’Irccs Oasi Maria SS contagiati dal covid 19. Nel vivace scambio epistolare tra Caputo e Rotondo si parla di quest’argomento e di altre questioni non meno importanti per il paese “zona rossa” per un mese a causa del focolaio dell’epidemia del coronavirus (covid 19) verificatosi nel periodo marzo-aprile all’Irccs Oasi Maria. Secondo Caputo, non spetta al comune di Troina pagare l’indennità per la requisizione dell’hotel Costellazione della Cittadella dell’Oasi Maria SS perché “questa spesa è stata cagionata dalla violazione di norme, poste dallo Stato a partire dal decreto del presidente del consiglio dei ministri (dpcm) dell’8 marzo 2020 da parte dell’Irccs Oasi Maria SS”. Per Caputo, “vi è una responsabilità diretta da parte dell’Irccs nell’aver provocato, in violazione di norme di legge, il contagio”. Caputo è dell’avviso che il Comune avvii un’azione di rivalsa e di responsabilità perché da quest’emergenza sanitaria “ne è derivato un onere per la città”. Netta è la risposta di Rotondo: “A nessun titolo può essere addebitata all’Associazione Oasi Maria l’indennità di requisizione dell’hotel Costellazione”. Rotondo respinge con forza le accuse di Caputo, che giudica “gravissime, infondate, inaccettabili e riprovevoli perché rese senza averne alcuna legittimazione giuridico-istituzionale e in assenza di qualsiasi competenza sanitaria e proprio all’indomani dell’insorgere dell’emergenza”. Per Rotondo, Caputo ha travalicato il suo campo di competenza in quanto “avrebbe dovuto limitarsi alle valutazioni di sua stretta competenza evitando ogni e qualsiasi divagazione in altri ambiti con considerazioni tutt’altro che tecniche, le quali ci sia auspica non siano state dettate da dissapori personali”. Rotondo non esclude di intraprendere azioni volte a “tutelare l’Istituto in ogni sede dinnanzi all’inequivocabile contenuto speculativo e calunnioso e diffamatorio dell’asserzioni di Caputo fortemente lesive degli interessi e della reputazione dell’Associazione Oasi Maria SS”.