Piazza Armerina: denunciati un uomo ed una donna per coltivazione marijuana: sequestrate 30 piante alte più di un metro

La Squadra Mobile della Questura di Enna e il Commissariato di P.S. di Piazza Armerina hanno deferito all’Autorità Giudiziaria due persone, un cittadino residente a Piazza Armerina di 50 anni ed una donna di origini tedesche di 52 anni, per coltivazione di marijuana.
Gli investigatori, dopo avere ricevuto una segnalazione da parte di un cittadino residente a Piazza Armerina per un particolare e acre odore proveniente da alcuni terreni siti in contrada Vallone di Calè, si sono portati in quella zona effettuando un accurato controllo nelle varie aree di campagna. Dopo un’attenta ricerca veniva individuato un lotto dove vi erano delle piante di marijuana.
Dalle verifiche effettuate dagli Agenti della Polizia di Stato, è emerso che le piante, alcune alte anche più di un metro ed in piena fioritura quindi con un forte principio attivo, venivano coltivate da una donna di origini tedesche che dichiarava di coltivarle per uso personale.
Estese le verifiche nelle campagne circostanti, gli Agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina hanno individuato, all’interno di un vicino terreno di proprietà di un uomo del posto, un’altra coltivazione di 13 piante di marijuana. Il proprietario dell’immobile, in questo caso, secondo una poco plausibile versione, disconosceva la titolarità della coltivazione, asserendo che ignoti, a sua insaputa, si erano introdotti all’interno – considerata l’assenza di recinzione – per coltivare la droga,
Sul posto sono intervenuti i tecnici del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica che hanno curato le analisi preliminari e la pesatura della droga, attestando la qualità dello stupefacente.
Le piante sono state tutte sequestrate e messe a disposizione della magistratura che, dopo le fasi processuali, ne ordinerà la distruzione in apposito inceneritore.
I due soggetti, condotti presso gli Uffici di Polizia, dopo le formalità di rito, sono stati deferiti per tali fatti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna.