Enna. Si rinnovano gli organismi dell’UNPLI provinciali (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia), caso a Calascibetta

Domenica 12 Luglio si avvia anche il rinnovo degli organismi dell’UNPLI provinciali (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia) e, considerato che il Presidente uscente è l’assessore al Turismo e allo Spettacolo di Calascibetta, si vorrebbe capire di più in relazione al suo comportamento “camaleontico” – afferma il Consigliere comunale xibetano Così continua Lo Vetri: “Carmelo Lo Vetri – assunto per il caso Pro Loco Calascibetta.
Così continua Lo Vetri: “È opportuno ricordare in premessa che l’Associazione Pro Loco di Calascibetta è stata, nei mesi scorsi, oggetto di manovre politiche tendenti a occuparla e a farne una diretta emanazione dell’amministrazione comunale e del sindaco Capizzi.
Non si vuole ritornare sulla “misteriosa” gestione della vicenda, ma occorre precisare che il nuovo consiglio direttivo è già stato travolto dalle numerose polemiche: dalla nomina di parenti stretti di assessori e consiglieri di maggioranza, dalla opacità di alcuni comportamenti, da diverse dimissioni, alcune delle quali ritirate. Insomma, nel giro di qualche mese senza organizzare sagre o feste, alcuni protagonisti hanno messo su una “pantomima” senza precedenti nella storia della Pro Loco Xibetana, nata il 1977.
Non appare strano anche se ricordiamo che la giunta comunale è stata dalla sua nascita in una condizione di illegittimità, poiché lo Statuto dell’UNPLI prevedeva la incompatibilità tra i suoi componenti e la politica.
Tutto ciò parrebbe puzzare ancora di più poiché vi è la conferma del fatto che l’incompatibilità sarebbe stata soppressa recentemente nel nuovo Statuto dell’UNPLI.
Come a dire fatta la legge, trovato l’inganno ma tutto ciò non incide tuttavia, nella moralità politica e nella trasparenza degli atti della giunta municipale che ha lavorato e continua a lavorare con questa “macchia” oramai nota a tutti.
Vi sono tanti altri fatti che lasciano perplessi sulla trasparenza e legittimità di alcuni atti posti in essere fin qui che non possono passare inosservati.
Il consiglio direttivo è stato reintegrato con la surroga di tutti i dimissionari, compresa la sorella dell’Assessore Dibilio e il papà del Consigliere D’Agristina dimessosi a fine Febbraio? Ad oggi sembra di no, ma tra fatti e antefatti si pensa che non tutto sia stato fatto secondo le procedure regolamentari.
Ma quello che lascia più perplessi è, in questa lunga ed intrecciata vicenda, l’atteggiamento mutevole che si adatta agli eventi e alle persone coinvolte nel caso Pro Loco dell’Assessore Maria Rita Speciale, che non è mai stata lineare nel suo comportamento.
Quest’ultima è passata dalle critiche velate agli assessori Montalbano e Dibilio a parole di conforto al Presidente dimissionario, dall’essere inizialmente il bersaglio dell’operazione al “vendersi” alla fine la vecchia dirigenza con cui collaborava sembrerebbe pur di non perdere un beneficio personale.
Perché si è ridotta così? Per mantenere cinque anni l’assessorato? O perché c’è da salvaguardare e rinnovare la Presidenza dell’UNPLI?
Potrebbe essere (a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca) la ricompensa per le cose dette e non dette in Consiglio Comunale e l’essere stata, alla fine, accondiscendente allo spazzamento della vecchia guardia della Pro Loco dell’ex Presidente Vincenzo Lambritto?
Le lacrime di coccodrillo e i silenzi di questi mesi erano direttamente collegati a quest’altro appuntamento? Quali sono i compromessi che ancora non sono venuti a galla su cui si gioca questa insidiosa partita?
Non era più apprezzabile evitare quest’altra forzatura alla luce di quando accaduto sino ad oggi per mettersi al riparo delle male lingue?
Ma non è una questione politica dirà ancora qualcuno della maggioranza! Noooooo completamente!!!
Sconcertati da questi colpi di scena e continui capovolgimenti di fronte, si è cercato di saperne di più. Pare che non tutto in questo settore scorra solo sulle gambe del volontariato e della genuina valorizzazione del territorio. Ci sarebbero importanti interessi di imprecisata natura economica da custodire. Quali? Diversi soci sostengono che nel settore gira la gestione di una imprecisata quantità di centinaia di migliaia di euro di fondi europei.
Se così fosse, quali sono i controlli in uno scenario complessivo fatto da nomine su indicazioni fiduciarie e di amicizie più o meno intime di vecchia data? In base a quali regole sono distribuite le somme in tutte le Pro Loco della Provincia?
Si crede sia un mondo tutto da scoprire e forse si capisce anche il perché alcuni protagonisti sarebbero disposti a perdere la loro dignità e quella dei loro familiari pur di gestire potere e quattrini.
Che questa sia la fine degli episodi della seconda stagione della telenovela “Pro Loco” di Calascibetta?
A questo punto nulla fa più meraviglia per ciò che è successo e potrà succedere nel prossimo futuro sull’infinito Caso Pro Loco di Calascibetta”.