Così scrive Gicinto Pipitone sul quotidiano Giornale di Sicilia dal titolo: “Il congresso Pd a Morgantina scatena Samonà: siti culturali vietati alle iniziative dei partiti”.
Al Pd non l’hanno presa bene e a loro volta sostengono che quanto previsto dall’assessore leghista sfiora l’abuso d’ufficio. Lo scontro è destinato a durare. E nasce dalla convention del 18 luglio: a Morgantina, fra il teatro di pietra e l’Ekklesiasterion (la piazza a gradoni in cui venivano discusse le leggi), è andata in scena l’incoronazione del neo segretario Anthony Barbagallo. C’è stato anche il comizio – tutto incentrato sulle critiche a Salvini – del leader nazionale Nicola Zingaretti. Presenti almeno 500 delegati.
I sussurri alla Regione riferiscono che già nell’immediata vigilia Samonà e Musumeci fossero pronti a firmare la direttiva che blocca le convention nei siti culturali. Poi ha prevalso la linea morbida e la firma è arrivata solo qualche giorno dopo. Samonà spiega così la scelta:
Il Pd ha versato alla Regione 1.200 euro per «l’affitto» di uno dei siti più importanti dell’isola. La convention è poi proseguita nella vicina Aidone, «invasa» dai delegati che hanno svolto sessioni di dibattito nelle principali piazza del paese ennese”.