Liborio Severino Agente Fifa “movimento calcistico provinciale, dopo tante chiacchiere adesso i tifosi si aspettano i fatti”

È ripartito con grandi proclami tutto il movimento calcistico provinciale, ne parliamo con l’intermediario calcistico ed agente fifa ennese Liborio Simone Severino, tra gli altri ex direttore sportivo dell’Enna e consulente di mercato in Eccellenza della Catania S.Pio X. L’operatore di mercato da oltre dieci anni si occupa di scovare talenti per le società professionistiche, risultando uno dei più apprezzati professionisti del settore. Attualmente sta collaborando con una importante agenzia di calciatori a livello internazionale occupandosi dello scouting per il Sud Italia. Sono diverse le trattative chiuse con le società professionistiche.
– Direttore si ricorda della prima trattativa chiusa?
Si ormai sono passati tanti anni, ma come il primo amore non si dimentica mai. La prima trattativa chiusa è stata con il Chievo Verona per un giovane centrocampista che è entrato a far parte della rosa degli allievi nazionali. Assieme ad altri due colleghi siamo riusciti a portare tra i professionisti un giovane siciliano e per noi è stata una grande soddisfazione. Tra l’altro con il Chievo Verona è stato sempre molto semplice lavorare perché è una società molto seria. Anche oggi ci sono ottimi rapporti e l’agenzia con cui collaboro segue anche qualche giocatore della società veronese.
– La società del presidente Campedelli, non si trova più in serie A. Un vero peccato per una delle favole più belle della serie A
Assolutamente, sono d’accordo con la vostra considerazione. Purtroppo dopo tanti anni il Chievo ha perso un punto di riferimento che era il direttore sportivo Giovanni Sartori, non a caso oggi autore dell’altro miracolo sportivo Atalanta. Per me è uno dei dirigenti più preparati. Un direttore che ama lavorare in silenzio ma che porta grandi risultati. C’è stato, quindi, un momento di riprogrammazione, ma sono convinto che ritornerà nella massima serie presto. Anche nel settore giovanile è una delle società che lavora meglio, nonostante non abbia le risorse di altre realtà.
– Visto che parliamo di direttori sportivi, chi sono i più difficili con cui chiudere le trattative?
In questi anni ne ho incontrati parecchi. Ho una profonda stima del direttore sportivo della Lazio Igli Tare, con cui ci sono rapporti cordiali. Ma dirigenti preparati ce ne sono parecchi, penso a Sabatini, Bigon, Corvino.
– A proposito di Lecce la società giallorossa è retrocessa in serie B
È un vero peccato perché la dirigenza del Lecce ha fatto un grandissimo lavoro. Sono tutte persone serie e preparate. Anche nel settore giovanile stanno facendo un lavoro ottimo. Il nostro gruppo segue diversi ragazzi del settore giovanile giallorosso. Spero che ritorni subito in serie A.
-Parliamo del mercato delle società italiane
Si parla tanto di altre squadre ma la Juve è sempre avanti. Kulusevski è un colpaccio. Penso che i bianconeri partiranno sempre in pole.
– Altra trattative chiuse che le hanno dato soddisfazione?
Negli ultimi mesi sono state chiuse, in collaborazione con altre agenzie due trattative con il Pordenone, altra società che sta lavorando bene, per due calciatori polacchi. Il portiere classe 2000 Jurzack e il difensore classe 99 Adam Chrzanowski. Sono convinto che quest’ultimo farà benissimo. È un ottimo elemento. Per chi fa il calciomercato è la trattativa che ancora devi chiudere quella che da più soddisfazione. Potrei fare tanti esempi. Qualche estate fa ho avuto il mandato per l’Italia per il terzino del River Plate Leonel Vangioni, col Milan sembrava fatta invece poi è saltato tutto. Il giocatore però è arrivato in Italia nell’estate successiva. Il mercato è così.
– A livello dilettantistico ha fatto due esperienze in Promozione con l’Enna e in Eccellenza con la Catania S.Pio X, quali sono i suoi ricordi
Entrambe bellissime esperienze, purtroppo, che si sono chiuse in maniera diversa. Nella S.Pio X ho avuto il piacere di collaborare con il direttore sportivo Andrea Milazzo, con cui c’è un rapporto di stima reciproca. La rosa è stata costruita bene e con elementi di categoria, purtroppo l’annata non è stata delle più semplici. In ogni caso è arrivata una meritatissima salvezza e il titolo di capocannoniere di un nostro tesserato.
-Con l’Enna invece il rapporto si è chiuso prima della fine della stagione
Si, non mi va di tornare sui discorsi già fatti. Però voglio dire che è stata un esperienza che mi ha dato molto da un punto di vista professionale. Sono convinto di avere costruito in quella occasione una rosa che poteva puntare tranquillamente ai playoff, nonostante le risorse economiche limitate. Sono riuscito a prendere il centrocampista Guerreri che lo volevano società di Eccellenza e serie D. A dicembre sono arrivati Polito, più di duecento gol nei dilettanti, e Castaldo, oggi alla Nissa in Eccellenza. Ma tutta la rosa era ben assortita e di qualità, è inutile che elenco tutti. Purtroppo non sempre le cose vanno come dovrebbero. Adesso mi fa piacere che l’Enna si trovi in Eccellenza. Rimango sempre un tifoso della squadra della mia città
-Direttore cosa ne pensa della situazione generale del calcio a livello provinciale?
Purtroppo a parte qualche eccezione mi sembra che la situazione non sia rosea. In tutto questo il Covid non è l’unico responsabile. Ci sono società che hanno vissuto alla giornata e senza nessuna programmazione a lunga scadenza, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
– A quali società si riferisce in particolare?
Beh sono quasi tutte le società a non aver programmato a lungo termine. I problemi ci sono, e non sono solo di natura economica, ma soprattutto tecnica. Mancano gli investimenti sugli allenatori preparati e sui giovani.
– A questo proposito molte società hanno dichiarato di voler puntare sul prodotto locale
Si a parole. Nei fatti invece si prendono calciatori di 40 anni, non so a quale pro, e anche chi si vanta di avere grandi settori giovanili nei fatti si smentisce da solo, andando a prendere gli under da fuori provincia per la prima squadra.
– Entrando nello specifico delle formazioni della nostra provincia. Il Troina disputerà l’ennesimo campionato di serie D
Il Troina ormai è una certezza del torneo di serie D. In questi anni ha deciso di puntare sul mercato sudamericano e i risultati gli hanno dato sempre ragione, lanciando anche qualche talento. Quest’anno ha cambiato la guida tecnica, secondo me può fare un buon torneo.
– L’Enna, invece, ha fatto una mini-rivoluzione
Anche la società gialloverde ha deciso di guardare al mercato sudamericano. Il tecnico Catania è un veterano della categoria. L’obiettivo minimo sono i playoff in base alle operazioni fatte. Bisognerà capire il livello del torneo di Eccellenza per vedere dove si potrà arrivare. Ci sono grandi aspettative, i tifosi si aspettano il salto di categoria. È giusto essere ambiziosi in una piazza importante come Enna.
-In Promozione Leonfortese ed Armerina partono con grandi ambizioni
Per quanto riguarda l’Armerina so che vogliono puntare ai playoff. Il tecnico Domicoli avrà un ottima squadra ai nastri di partenza, adesso starà a lui confermare quanto di buono fatto la passata stagione quando ha preso in corsa la squadra. La Leonfortese, invece, ha un giusto mix di giovani e calciatori esperti. Vedremo anche qui il lavoro del tecnico Cosimano se darà i frutti sperati dalla società. Sono due squadre che possono lottare per i playoff tranquillamente.
– Parliamo delle altre realtà, ad oggi pochissime notizie
Si e dispiace, molto. Piazze come Barrafranca ed Agira sono state sempre dei trampolini per giovani talenti. Negli anni invece si sono un po’ perse. Nel capoluogo, in Prima Categoria, il S.Anna sta allestendo una squadra di alta classifica. Anche qui bisogna capire gli obiettivi della società. Ma considerati gli investimenti l’obiettivo è quello di vincere il campionato. Anche la Branciforti Leonforte punta a disputare i playoff. Lo stesso il Villarosa che ha confermato tutta la rosa della passata stagione. Molte società sono partite con obiettivi importanti. Il campo come sempre darà il giudizio finale su chi ha lavorato bene. È molto interessante il progetto del Nicosia che ormai da qualche stagione punta solamente sui giovani locali, riuscendo sempre a salvarsi con tranquillità. La strada è questa.
– Un’ultima domanda, si è parlato di un rientro come direttore in qualche società. Cosa c’è di vero?
Si in effetti c’è stato qualche contatto però il progetto non mi ha convinto. Al momento collaboro con una agenzia di calciatori a livello internazionale e sto mettendo tutte le mie risorse su questo progetto. È chiaro che se dovessero esserci le condizioni per rientrare e sviluppare un bel progetto sono disposto a parlarne, ma al momento, ripeto, non è tra le mie priorità.