Non passa la proposta dell’amministrazione di Piazza Armerina sul regolamento IMU

Non passa la proposta dell’amministrazione comunale di Piazza Armerina sul regolamento IMU. La proposta, portata in consiglio comunale lo scorso 29 ottobre, è stata bocciata da sette voti contrari dell’opposizione contro i sei voti della maggioranza, assenti tre consiglieri. Il regolamento, che comunque per legge, sarebbe stato efficace dal gennaio 2021, non avrebbe convinto del tutto i consiglieri di opposizione, che per la prima volta in assoluto, hanno dimostrato la loro compattezza politica, oltre che di idee. La proposta presentata dall’ufficio tributi ai consiglieri, non avrebbe tenuto conto di possibili agevolazioni dello stato causa Covid, è anche ciò che dichiarano il coordinatore Mattia ed il consigliere di opposizione Avv. Alberghina di “Patto per la Città”, “ si va avanti rincorrendo scadenze già superate, atti assenti dei pareri tecnici necessari, proposta Imu senza tenere conto di possibili agevolazioni dello Stato per causa Covid, danneggiando i cittadini già in sofferenza per l’emergenza”. Inoltre, continua Alberghina “la Tari, approvata con grave ritardo e con diverse illegittimità, nasconde conguagli pesanti oltre la bolletta che già sta arrivando. L’amministrazione, non dice chiaramente che ci saranno nel futuro somme da pagare a causa del dissesto”. Dissesto, ricordiamo, voluto per atto politico e non certo perché reale, a tale proposito infatti, diverse sono le voci di corridoio di luminari della contabilità, che ammettono l’inesistenza del dissesto. Tornando alla delibera della Tari, approvata qualche consiglio or sono, potrebbe essere passibile di annullamento a causa del parere rilasciato dai neo revisori dei conti, nominati per sorteggio, con l’utilizzo di una nuova procedura: ambarabà cicì cocò, tre civette sul comò… il dottore si ammalò, am ba ra bà ci cì co cò…esci tu…” e così via fino a nominare i tre revisori. Purtroppo, sono già diverse le segnalazioni, per non parlare della prima, inviata all’Ente prima di effettuare il sorteggio, da un candidato, il quale comunicava che in elenco erano presenti dei candidati che erano stati esclusi da un precedente sorteggio in altro comune, perché non aventi tutte le credenziali per poter partecipare. Con l’istanza, si chiedeva l’annullamento in autotutela della determina che approvava l’elenco, risultante viziato. A quanto pare, per il comune di Piazza Armerina, andava tutto bene, quindi non tiene conto della segnalazione e procede con il sorteggio. I neo revisori si insediano immediatamente e rilasciano il primo loro parere che è proprio quello sulla tari. Subito solo qualche giorno, altre segnalazioni sarebbero arrivate all’Ente, con le quali si richiede di annullare tutto in autotutela, di rivedere l’elenco e di rifare il sorteggio dando a tutti i candidati la stessa probabilità di essere sorteggiati, altrimenti si sarebbe, proceduto a fare ricorso con annessa richiesta dei danni. Ma vi pare che l’amministrazione abbia tenuto conto delle segnalazioni? Niente affatto, i probabili ricorsi e non solo, andrebbero a rendere nullo tutto l’iter di sorteggio compreso il lavoro dei revisori, di conseguenza annullerebbe anche la delibera della Tari che già di per sè era una presa per il “latifondo”. L’amministrazione però, per sopperire a tale evenienza attua un piano “b”, invece di far sì che arrivino con manifesta certezza i ricorsi legali dei tre revisori neo eletti, pare avrebbero chiuso un accordo del tipo: “noi amministratori, procederemo con un sub sorteggio, inserendo gli esclusi, voi restate in carica e se poi ci saranno i ricorsi degli altri candidati, chi vivrà vedrà”… e pace fu. Fine della puntata? Si suppone di no… Insomma, a forza di fare finta che tutto vada bene, cominciano a crollare i primi muri, muri di carta pesta, si spera solo che ne resti abbastanza per tutti, affinché possa essere di buon nella pulizia dei diversi “facies culus”.
“Mala tempora currunt”…

Anna Zagara