Ma la realtà è proprio questa. Infatti, il Senatore ha fatto un appello (con preghiera nostra di pubblicazione, e dinnanzi ad una preghiera non possiamo indietreggiare) al Ministro dell’Agricoltura e alle Regioni del Sud.
Questo uno stralcio della dichiarazione: “La situazione attuale richiede provvedimenti urgenti che consentano al comparto di superare la grave crisi in atto. I prezzi in caduta libera dovuti alla concorrenza straniera, ma anche l’attuale emergenza da Covid-19, stanno mettendo in ginocchio l’intero settore. Basti pensare, ad esempio, alle attuali restrizioni che hanno indotto a una drastica riduzione del consumo di confetti”. La soluzione prospettata dal Senatore, e quindi l’appello, è il seguente:
“Le Istituzioni preposte si attivino per sostenere il comparto della frutta secca in guscio italiana di qualità, attraverso una distribuzione nelle scuole, nelle mense ospedaliere e nelle strutture sanitarie. Favorire la distribuzione anche da parte dei medici di famiglia”.
Ergo: quando andrete dal vostro medico di famiglia per farvi il test sierologico. Quando vedrete che il test è positivo. E quando il medico di famiglia vi farà gli auguri e accompagnerà il tutto con un bel sacchettino di confetti, ricordatevi che quelli sono i confetti che avete in mano grazie al Senatore. Poi, se si muore, almeno si può dire che si è morti avendo assaporato un ultimo istante di dolcezza!
Alain Calò
si ritiene per correttezza pubblicare il testo integrale della richiesta:
ROMA, 4 novembre 2020 – “Le Istituzioni preposte si attivino per sostenere il comparto della frutta secca in guscio italiana di qualità, attraverso una distribuzione nelle scuole, nelle mense ospedaliere e nelle strutture sanitarie. Favorire la distribuzione anche da parte dei medici di famiglia”. È questo l’appello del senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste rivolto al Ministro dell’Agricoltura e alle Regioni del Sud, tra queste la Sicilia e la Puglia quali regioni di maggiore produzione di mandorle di qualità. “La situazione attuale richiede provvedimenti urgenti – continua Trentacoste – che consentano al comparto di superare la grave crisi in atto. I prezzi in caduta libera dovuti alla concorrenza straniera, ma anche l’attuale emergenza da Covid-19, stanno mettendo in ginocchio l’intero settore. Basti pensare, ad esempio, alle attuali restrizioni che hanno indotto a una drastica riduzione del consumo di confetti. Da una parte, quindi, una contrazione del mercato dovuta alla pandemia e dall’altra un’inflazione dei prezzi causata da importazioni di mandorle dalla Spagna e dalla California. Il settore della mandorlicoltura del Sud Italia, così come quello di tutta la frutta in guscio prodotta nelle regioni del Mezzogiorno, rischia un vero e proprio tracollo”. “Diversi studi scientifici mettono in evidenza le proprietà salutistiche della mandorla e più in generale della frutta in guscio, – conclude Trentacoste – tra queste: meno colesterolo Ldl (quello cattivo per intenderci), meno processi infiammatori, minor rischio nei pazienti con diabete di tipo 2, minor rischio di tumore del retto-colon, minor rischio di infarto e angina pectoris. Pertanto, la proposta di sostenere la distribuzione di mandorle nei presidi scolastici e ospedalieri, oltre che attraverso i medici di base, oltre che agevolare il settore per affrontare la crisi, aumenterebbe la consapevolezza nei cittadini dell’utilizzo della frutta secca per un corretto regime alimentare”.
Con preghiera di pubblicazione